E’ un Massimo Gadda che esprime tutta la tensione e l’emozione vissute per questo ritorno ufficiale al Del Conero alla guida dell’Ancona: "Ho giocato cinque partite – spiega il mister nel dopo partita –, ieri sera, stamattina, prima della partita, durante e ora. Sono distrutto, è stata una giornata particolare per me, per Guerini, per Bruniera, per tutti, sono veramente cotto. Ma davvero una bella giornata, per tutti, un bell’inizio, anche se sappiamo che c’è un campionato intero da giocare, una squadra che può crescere, migliorare, da costruire ancora, una società che anch’essa deve crescere. Però è vero che era una giornata un po’ particolare. Sono passati tanti anni, è veramente incredibile ritrovarsi qui in un’altra veste per una partita ufficiale. Ma anche per i ragazzi è stata una giornata incredibile, presentarsi in un campionato di serie D alla prima giornata con un pubblico del genere sono in pochi a poterlo fare, siamo contenti per aver dato una soddisfazione anche ai nostri tifosi". Gadda prosegue sulla preparazione del match: "Ero molto emozionato, ma ho cercato di nasconderlo ai ragazzi, ci siamo focalizzati solo sulla partita, anche perché non avevamo tante notizie dell’Isernia". Tanta gente al Del Conero per questa partita dai molteplici significati: "Diversi ragazzi sono rimasi sorpresi da una presenza del genere, non sono abituati a giocare in questi stadi. Infatti siamo partiti contratti, lo staff me lo aveva detto che aveva visto i ragazzi tesi, che sentivano parecchio questa partita, ci abbiamo messo un po’ a metterci a posto". Una dedica? Gadda non ci pensa un attimo: "A Totò Mazzarano". Il giocatore di quell’Ancona del 1992 recentemente scomparso e rimasto nel cuore dei suoi compagni di allora merita il primo dei pensieri del mister di oggi e capitano di quel tempo. Al resto dell’analisi ci pensa Matteo Alluci: "All’inizio eravamo contratti, avendo gente non abituata a un pubblico così caloroso ci può stare, ma poi ci siamo sciolti e abbiamo dato tutto per questa tifoseria che dobbiamo ringraziare per quello che ci sta facendo vivere. Con il passare dei minuti ci siamo resi conto che dovevamo solo giocare, correre e dare tutto, e nel secondo tempo siamo entrati in campo con uno spirito diverso, molto più sciolti e tutto è venuto più facile. Abbiamo corso tanto, il campo è tanto grande rispetto agli altri dove abbiamo giocato finora, non siamo ancora abituati, ci sta un calo fisico, ma è solo la prima di campionato".
g.p.