
Papa Francesco. a Loreto il 25 marzo del 2019
Anche chi non è andato a Roma per i funerali di Papa Francesco ieri ha potuto "sentire" la cerimonia da vicino. La basilica della Santa Casa di Loreto, all’inizio delle esequie, ha suonato 88 colpi, gli anni del pontefice, attraverso la "Loreta", la campana. A Senigallia al cinema Gabbiano hanno proiettato in sala la diretta dei funerali del Papa che è stata molto partecipata. Ad Ancona le sirene dei pescherecci hanno suonato per omaggiare il Santo Padre, come disposto dalla Federpesca in tutta Italia. Delegazioni da tutta la provincia, anche in ordine sparso, si sono mossi alla volta della Capitale per il giorno più importante.
L’arcivescovo delegato pontificio della città mariana Fabio Dal Cin ha partecipato dal vivo alla cerimonia funebre dopo aver officiato una partecipatissima messa in suffragio giovedì sera in basilica, cui hanno preso parte anche diverse autorità, tra cui il sindaco Moreno Pieroni. Con commozione, l’arcivescovo ha detto: "L’amore che Gesù ha manifestato a Pietro sulla riva del mare di Galilea ha trovato in Papa Francesco una risposta piena e inesauribile: ha guidato la Chiesa spendendosi, fino all’ultimo. Anche nella sua malattia ci ha insegnato ad amare e a servire le persone, soprattutto i più deboli e sventurati della vita. In questa visione di fondo, mi sembra che possiamo attribuire a questo Papa venuto dalla fine del mondo, le parole che San Paolo dice di sé: 'ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa e ho custodito la fede'. Papa Francesco, molto devoto alla Madonna di Loreto (come testimoniato anche dalla sua unica visita in provincia nel 2019) ha combattuto la buona battaglia con i suoi gesti e le sue parole, a volte imprevedibili e provocatorie, contro ogni forma di ipocrisia, ha poi aggiunto.
"Ha custodito la fede in Cristo Signore accendendo nei cuori la speranza e trovando la forza di sorridere alla vita, alla famiglia, al prossimo, alla vecchiaia, all’eternità. E ha terminato la sua corsa salutando tutti in piazza San Pietro domenica scorsa, giorno di Pasqua. Come un padre di famiglia che, prima di lasciare questo mondo, vuole salutare tutti i suoi figli, come ultimo gesto di un dono di sé che è durato una vita intera. Se n’è andato nella luce di Cristo ed ora con Lui vive per sempre". L’arcivescovo non ha mancato di ricordare la visita del Papa a Loreto il 25 marzo 2019: "La Madonna che Lui ha voluto venerare anche in questa Santa Casa come pellegrino celebrando l’Eucarestia (primo papa a celebrare la messa nella Santa Casa dopo 162 anni), la Madonna di Loreto, esperta in trasvolate, lo avrà certamente accompagnato nel suo volo dalla terra al Cielo, senza turbolenza. Chiediamo la grazia di custodire gelosamente il ricordo di questo uomo, e papa, e di non dimenticare il suo prezioso magistero".