PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

L’ex Enel messo in vendita L’edificio cade a pezzi

Il plesso di via San Martino è l’ennesimo scatolone abbandonato in centro al pari degli ex Stracca e Ipsia, quest’ultimo acquistato di recente dall’Inail

di Pierfrancesco Curzi

Edifici abbandonati, la parata degli ‘ex’ si arricchisce di una nuova saga. La buona notizia, sebbene soltanto provvisoria, riguarda la messa in vendita dell’ex cinema Enel, l’enorme plesso che va da via San Martino, appena fuori dall’omonima galleria, a via Montebello.

Si tratta dell’ennesimo edificio vuoto, disabitato e in forte stato di degrado che si trova nel raggio di poche centinaia di metri. Uno dei simboli del degrado che da troppi anni aggredisce il cuore della città. Gli altri sono l’ex Stracca e l’ex Ipsia.

Se quest’ultimo dovrebbe tornare in vita grazie all’Inail che lo ha acquistato l’anno scorso dal Comune di Ancona per una somma che si aggira attorno agli 1,5 milioni di euro, l’ex istituto di ragioneria sta segnando il passo.

Tornando all’ex Enel, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare come si suol dire, per cui mettere in vendita un sito del genere non significa che l’affare sarà concluso in tempi troppo rapidi.

Da qualche giorno sulla facciata a valle, ossia su via San Martino, è comparso lo striscione pubblicitario di una nota agenzia immobiliare del centro che di fatto si occuperà delle trattative di vendita del plesso.

L’edificio è ridotto in condizioni pessime, con ogni probabilità, come era nei programmi dell’ex Stracca, verrà demolito per poi ricostruire sopra il nuovo palazzo. Se la parte bassa è proprio in bocca al traffico di uscita ed entrata della galleria che collega il centro al Mandracchio, quella in alto può rivelarsi molto appetibile a livello edilizio.

Certo non sarà facile trovare acquirenti in grado di sborsare somme troppo ingenti visto lo stato di conservazione del plesso.

Da non dimenticare, inoltre, il fatto che dietro la proprietà del cinema dismesso non c’è una sola persona, ma molteplici soggetti che dovranno mettersi d’accordo e trovare la quadra. Insomma un percorso appena iniziato, ma intanto è un piccolo passo dopo decenni di totale immobilismo.

Il palazzo è immerso in un degrado ormai insostenibile, peggiorato dalle pesanti infiltrazioni di acqua avvenute tre anni fa a seguito del guasto di una conduttura di via Montebello.

Il tetto e i solai hanno ceduto e la stabilità generale dell’edificio va tenuta sotto costante osservazione. Infine torniamo a occuparci degli altri due ‘contenitori’ abbandonati della zona.

La vendita dell’ex Ipsia di via Curtatone è stata formalizzata e adesso si attende l’intervento dell’Inail per realizzare la sede che ospiterà le direzioni regionale e provinciale dell’ente.

Più bloccata la situazione all’ex Stracca dove il procedimento è fermo, ormai da troppo tempo.

Entro il 2022, stando a quella che era stata definita come road map, il nuovo edificio residenziale doveva essere completato e le chiavi degli appartamenti messe nelle mani dei proprietari.

Più di un anno fa sembrava che la demolizione dell’esistente dovesse partire da un momento all’altro e invece l’edificio abbandonato è ancora intatto e non si vedono i segni di una imminente ripresa delle attività.

Il grosso degli appartamenti, compreso quello più lussuoso all’ultimo piano, con tanto di piscina, è stato già venduto.