REDAZIONE ANCONA

"Limite a 30 chilometri orari, parliamone"

L'assessore ai Lavori pubblici di Ancona Stefano Tombolini condivide la necessità di un metodo condiviso per migliorare la sicurezza stradale, al di là di autovelox e dossi artificiali. Una discussione su limiti di velocità, ciclabili e altro è necessaria per trovare una soluzione condivisa.

"Gli autovelox lungo le strade urbane dove sono stati montati e i dossi artificiali possono non essere le soluzioni ideali per migliorare la viabilità e aumentare la sicurezza". Così l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini ieri mattina durante la seduta della III Commissione che stava discutendo una serie di mozioni presentate dal consigliere di opposizione, Massimo Mandarano (Italia Viva). Quattro mozioni dedicate in gran parte proprio alla sicurezza della rete viaria, da Strada Vecchia del Pinocchio all’Asse Nord-Sud, da Colleverde a via Crocioni. Due delle mozioni sono state rinviate, altre due bocciate dalla maggioranza di centrodestra, ma la vera notizia è la condivisione tra Tombolini e la minoranza sulla necessità di effettuare un’opera propedeutica: "Ci vuole un metodo d’intervento che vorrei fosse il più condiviso possibile – ha detto Tombolini – prima di arrivare a una valutazione. Ripeto, alcuni autovelox non risolvono alcun problema, in città tutti sanno dove sono piazzati, arrivano di gran carriera, frenano di botto, mettendo a repentaglio la sicurezza di chi segue, per poi ripartire a palla. Le sanzioni stradali sono importanti per il bilancio e per le risorse da investire su quella voce in capitolo, ma servono misure di persuasione. I dossi possono andare in determinate circostanze, ma spesso sono inutili, penso a quelli di via Benedetto Croce, puntualmente dribblati dagli automobilisti. Così come sono favorevole al limite urbano dei 30kmh in determinati punti. Parliamone, diamoci un metodo e del tempo, al di là delle mozioni che spesso diventano carta straccia".

Sulle linee guida annunciate Carlo Pesaresi (Ancona Diamoci del Noi) esprime perplessità: "Non mi risulta che su determinati punti ci sia la condivisione del sindaco, penso al fastidio per le ciclabili e via discorrendo". Mandarano, nel frattempo, ha preso atto del rinvio e della bocciatura delle sue quattro mozioni.