GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

"L’impianto rifiuti Edison non s’ha da fare"

Ennesima levata di scudi mercoledì sera in un’assemblea all’ex circoscrizione San Francesco: "Gli jesini non lo vogliono. Punto"

L’affollata assemblea di mercoledì contro l’impianto Edison alla Zipa

L’affollata assemblea di mercoledì contro l’impianto Edison alla Zipa

Levata di scudi contro l’impianto di rifiuti Edison nella zona Zipa di Jesi. La mobilitazione è proseguita mercoledì sera, in una partecipata riunione dell’Assemblea permanente nei locali dell’ex circoscrizione di via San Francesco, in cui è stata ribadita una netta contrarietà. Un progetto che a Jesi non s’ha da fare, hanno spiegato i promotori del ‘fronte del no’ in una brochure, "perché gli jesini e i cittadini dei comuni limitrofi non vogliono questo impianto molto inquinante, come è stato spiegato e discusso nell’inchiesta pubblica fatta al Federico II nei giorni 26 e 30 settembre. Non vogliono lavorazioni per smaltimento amianto e immissione di sostanze velenose nell’aria, perché i valori della qualità dell’aria sono già compromessi su tutta la Vallesina", ricordando che il comune "rientra nell’ex area Aerca", Area ad elevato rischio di crisi ambientale, citando atti e delibere regionali. Mentre monta una preoccupazione diffusa, è stata ribadita l’urgenza di produrre altre iniziative di protesta come sit-in, manifesti e striscioni (che già tappezzano la città) e un ulteriore corteo (ancora da definire). Tra le richieste indifferibili dell’Assemblea, che chiede alla città, compatta e unita, di "lottare" contro l’impianto, quella rivolta alle Istituzioni di "impegnarsi tempestivamente perché non venga permessa in alcun modo la realizzazione del progetto". Ieri mattina, intanto, il gruppo consiliare Jesiamo è tornato alla carica, chiamando in causa il sindaco Lorenzo Fiordelmondo: "Chiarezza e soprattutto no – hanno scritto i consiglieri –. Ma è possibile dire che se ci troviamo ancora oggi nell’incertezza, e soprattutto con il pericolo reale di avere a Jesi, nel cuore della città, un impianto che tratterà rifiuti pericolosi, fra cui l’amianto, la responsabilità politica, e non solo, è tutta di chi, il sindaco di Jesi, messo a conoscenza del progetto almeno da marzo 2023, ma sicuramente anche da prima, per un anno ha taciuto alla città questo pericolo e, soprattutto, non ha fatto quanto poteva e doveva fare? E mentre lui taceva, l’iter amministrativo procedeva con quel colpevole e dannoso silenzio, poi estesosi a qualcun altro". La richiesta di Jesiamo: "È ora che il Comune di Jesi dica senza ritrosie o ipocrisie un no forte e motivato al progetto, cercando la condivisione di tutte le forze politiche ed i gruppi consiliari in un atto ufficiale, da presentare in Conferenza dei Servizi, in Provincia". Ad onore del vero, a fine anno, Fiordelmondo aveva detto "non diciamo no ad Edison, ma diciamo no a quell’impianto, grazie ad un percorso partecipativo aperto che non era mai stato compiuto in città e che rappresenta un dato di esperienza anche per le scelte future".