L’Intelligenza Artificiale in sanità, tra innovazione ed etica. Al netto della ‘tre giorni’ del G7 Salute alla presenza dei ministri della salute dei grandi della Terra, l’incontro del 5 ottobre, nell’ambito dell’Extra G7, alla Loggia dei Mercanti, dedicato al futuro e futuribile nel settore è sicuramente l’appuntamento clou. Un convegno di livello straordinario, alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci, con relatori qualificati per parlare di un tema molto dibattuto, temuto, ma anche anelato per l’incredibile sfera di opportunità a esso collegato.
Il dibattito di sabato 5 ottobre, organizzato dall’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, toccherà tutti gli aspetti, compreso quello etico e antropologico grazie all’intervento di monsignor Vincenzo Paglia. Ieri, intanto, i lavori di quella mattinata alla Loggia sono stati presentati in una conferenza voluta dal direttore generale di Torrette, Armando Marco Gozzini: "Sono nostri almeno 7-8 incontri nell’ambito dell’Extra G7, ma è chiaro che quello sull’Intelligenza Artificiale sia il più atteso – ha detto Gozzini – Si parlerà di concetti che fino a poco tempo fa sembravano remoti, dall’ospedale virtuale allo studio sulle malattie di genere, tutte applicazioni che il nostro polo sanitario ha introdotto o introdurrà per elevare il livello dell’offerta sanitaria. Non a caso il concetto di IA tocca sempre di più la piaga delle liste d’attesa".
Torrette ha ormai da qualche anno il suo centro clinico dedicato all’IA e guidato dal professor Andrea Giovagnoni (nella foto), direttore del Dipartimento di scienze radiologiche: "Lo abbiamo implementato da quattro anni, coinvolge quattro facoltà, 100 ricercatori e proprio grazie alla ricerca contribuisce a portare risorse. Grazie all’IA si aprono scenari incredibili sulle prognosi e in ambito radiologico sarà in grado di ridurre gli errori. Non è tutto oro ciò che luccica certo, servono regole d’ingaggio certe perché resta sempre un concetto legato alle macchine". Dati e algoritmi, come ha sottolineato l’ingegner Andrea Badaloni sempre dell’AOUM di Ancona, che portano vantaggi sociali e medici grazie alla cartella clinica e al fascicolo sanitario".
Al centro dei lavori l’esperienza del dottor Marco Mazzanti, anconetano doc, ex medico di Torrette, ma da più di vent’anni in servizio negli States e ora dal Regno Unito: "Siamo di fronte a una svolta epocale. Concetti innovativi come il triage virtuale per il dolore toracico, una delle diagnosi più frequente in pronto soccorso, altro strumento in grado di ridurre le liste d’attesa. Introducendo il tema dell’ospedale virtuale, di cui al mondo ne esistono appena 2, non si tratta più solo di telemedicina, ma di presa in carico domiciliare senza più l’ospedale fisico alle spalle, sfruttando però le migliori competenze".
Pierfrancesco Curzi