L’opposizione attacca: "Ecco la grande bufala"

La minoranza fa le pulci al programma e ai numeri registrati fino a oggi

"La grande bufala della cultura". Dopo l’audizione in Commissione cultura (la VI presieduta da Angelica Lupacchini), richiesta da Carlo Pesaresi (Ancona diamoci del noi) e attesa da tempo, la minoranza attacca l’assessore Bertini e la giunta. Lo fa seguendo alcuni temi ben precisi e attraverso una nota firmata da tutti i gruppi consiliari di opposizione, tranne il solito Massimo Mandarano (Italia Viva – Centro). Si parte dai fondi legati alla recente variazione di bilancio: "Il Comune ha a disposizione 270mila euro, anche se il bando è coperto solo per 160mila pare, per le associazioni che hanno partecipato alla Manifestazione di interesse dell’ufficio cultura. Nonostante la città abbia un regolamento per i contributi, chiunque voglia chiedere alla cultura sostegno economico al di fuori della Manifestazione non riceverà nulla. Per avere contezza delle cifre: si prevede di spendere 270mila euro per le associazioni, contro una media negli ultimi anni di 350mila esclusi i festival La Mia Generazione e KUM, per un totale di 600mila euro. Le associazioni hanno potuto presentare un solo progetto per tutto l’anno. Così, è capitato che l’associazione Nie Wiem ha partecipato con La Punta della lingua, e non con Corto Dorico".

Pd, Ancona Diamoci del Noi, Ancona Futura, Azione e Altra Idea di Città passano poi ad analizzare un altro punto: "Alla prima bufala si aggiunge il flop clamoroso della prima mostra ideata da Vittorio Sgarbi per Ancona, quella dei capolavori del MART. Nonostante fosse affiancata dalle opere della Pinacoteca per avere maggiore appeal, la mostra ha contato sino a oggi 4mila visitatori, di cui la maggior parte grazie alle proposte di visite guidate ed educative del personale dei Musei Civici. Per orientarci sui numeri, l’ultima mostra della Pinacoteca (Cose dell’altro mondo, 2022-23) ha contato 18mila visitatori. Nonostante ciò, l’assessora ha elencato le prossime mostre, che sono progetti di Vittorio Sgarbi e coprono circa i prossimi due anni di attività espositiva, dimostrando da questa figura di storico dell’arte e politico una sudditanza preoccupante. Ma se una mostra può andare male, il vero problema è che di fronte a una domanda precisa sul personale dei Musei e sui servizi museali, che attualmente sono in proroga dopo la scadenza del contratto, si è risposto in maniera assolutamente vaga. Ora, l’assessora sostiene che al termine della proroga, due mesi di cui uno quasi passato, si andrà avanti, parlando vagamente di internalizzazione e di bando. Una situazione che pregiudica gravemente l’attività lavorativa degli otto dipendenti della cooperativa ‘Le Macchine Celibi’ che ovviamente in questa situazione di incertezza hanno ricevuto dalla cooperativa lettere di licenziamento preventive".

p.cu.