RAIMONDO MONTESI
Cronaca

Lui e lei in scena: "Ti posso spiegare"

Angelo Pisani e Katia Follesa stasera alle Muse. "Nella vita di coppia ridere aiuta a risolvere i problemi"

Lui e lei in scena: "Ti posso spiegare"

Uno spettacolo sul rapporto, spesso conflittuale, tra uomo e donna. Il titolo è preoccupante: "Ti posso spiegare". Ma le schermaglie più o meno amorose che stasera (ore 20.45) Katia Follesa e Angelo Pisani porteranno in scena al Teatro delle Muse di Ancona in esclusiva regionale non riguardano soltanto il tradimento. I due attori, affiancati da un corpo di ballo composto da sei elementi, ai veri e propri ‘duelli’ verbali alterneranno sketch comici grazie ai quali il pubblico potrà idealmente entrare in casa loro, scoprendo dinamiche di coppia in cui ci si potrà facilmente identificare. Una scena classica? Lei che chiede a lui di scendere a buttare la spazzatura non appena lui si è infilato il pigiama e sta per andare a letto. Un lui che rimanda ogni incombenza a suon di ‘lascia lo faccio dopo’.

Pisani, la comicità su ‘lui e lei’ offre infiniti spunti. Voi quali avete privilegiato?

"Mettiamo in scena il punto di vista dell’uomo e quello della donna, costruendo una classica situazione di vita di coppia. Spesso chiamiamo in causa il pubblico, che è chiamato a dire la propria su varie tematiche. Gli spettatori quindi ci restituiscono degli spunti che noi possiamo sfruttare".

Si parla solo uomini e donne legati sentimentalmente?

"No, in effetti il rapporto può riguardare anche un fratello e una sorella, un amico e un’amica. Vogliamo far emergere la diversità che esiste tra il punto di vista maschile e quello femminile. Se la diversità è solo causa di conflitto non si cresce. Noi vogliamo far capire, attraverso l’ironia, che si può trovare un punto di incontro, anche se si è diversi".

La comicità è ‘terapeutica’?

"Ridere di certe cose non necessariamente porta a una soluzione, ma aiuta".

Ma la dinamica della coppia Follesa-Pisani com’è?

"Noi siamo avvantaggiati, perché io ho una certa dimensione femminile, e Katia una certa dimensione maschile. E poi abbiamo entrambi un lato folle. In realtà i confini tra uomo e donna non sono più così netti, e questo soprattutto grazie al dialogo. Noi comunque non vogliamo insegnare niente a nessuno. In realtà ridiamo molto di noi stessi".

Dice il proverbio: l’amore non è bello se non è litigarello.

"Di sicuro il ‘conflitto’ fa sempre ridere. E con la risata si può ottenere tantissimo. Ma non si può discutere per l’eternità".

Commenti la frase: gli uomini hanno più senso dell’umorismo delle donne.

"La tendenza a ironizzare, e a scherzare, è preponderante nell’uomo. Spesso le donne faticano a farsi una bella risata".

Ovviamente Katia Follesa è una palese eccezione.

"Lei è la donna più divertente che conosca. È un uragano. Io, lo confesso, non potrei mai frequentare una donna senza senso dell’umorismo, o una che non sappia apprezzarlo".

Ma è vero che nello spettacolo c’è anche una proposta di matrimonio?

"Il precedente spettacolo finiva con una proposta del genere. In questo si parla di un ipotetico giorno di matrimonio. Ma lasciamo una porta aperta: potremmo sposarci oppure no".