Lutto nella cultura. E’ morto il pittore Gaston: "Artista vero e generoso"

Gastone Serrangeli e aveva 77 anni: innumerevoli le mostre che hanno conquistato il pubblico. Il ricordo dell’ex assessore Nobili. Domani i funerali.

Se esiste il paradiso, a Gaston, il quale sicuramente ci andrebbe, si può augurare una cosa innanzitutto: che sia pieno di colori. Come i suoi dipinti.

Gastone Serrangeli, questo il vero nome dell’artista, se n’è andato ieri all’età di 77 anni. Era nato ad Ancona il 26 febbraio 1947, e nella sua città visse e lavorò sempre, fin dagli esordi negli anni ‘70, quando dimostrò subito grande fantasia e poliedricità espressiva (nel corso della carriera utilizzò molteplici tecniche, come acrilico su tela, carta o cartoncino, china, disegno con grafite e pastelli, collage).

Il critico Armando Ginesi definì la sua "un’arte diversa che coinvolge l’aspetto dinamico di forme a volte ancestrali, tal altre moderne, mediate dal senso onirico di sogni fanciulleschi". C’è chi parlò di ‘espressionismo naif’.

Negli anni ’90 Gaston frequentò lo studio del pittore José Guevara, un marchigiano ‘di adozione’. La prima mostra è del 1994, nell’antica chiesa romanico-gotica di Santa Lucia al Poggio. Molte altre seguirono, soprattutto ad Ancona.

Tra il 2010 e il 2011 si possono ricordare le personali ‘Onirico’, alla Mole Vanvitelliana, ‘Tangibile e intangibile’ alla Galleria Puccini, di cui diventò poi socio, e ‘Io ho dieci anni’, a Palazzo Camerata. Del 2010 è ‘Volo radente’, a Serra de’ Conti.

L’artista donò alcune opere della serie ‘In charta’ alla Biblioteca comunale di Pesaro. Nel 2015 Gaston partecipò con l’opera ‘New York dream’ alla collettiva ‘The Art album Live’, all’interno della Vault Gallery di Miami, nell’ambito di ‘Art Basel Miami Beach’.

Nel 2016 espose alla collettiva ‘Press a button! Stimolazioni contemporanee’ presso la Galleria Merlino di Firenze.

A ricordare Gaston è, tra gli altri, l’ex assessore alla Cultura del Comune Andrea Nobili, che su Facebook scrive: "Ci mancherà molto Gaston, con i suoi dipinti pieni di colore e di vita. Un ironico espressionista pop che ha ritratto tanti aspetti della nostra città. E molto di più. Gli volevo bene. Ho sempre pensato che fosse un artista vero e anche una persona generosa e di una simpatia unica. E spero di averlo reso felice, quando, anni addietro, contribuii ad organizzare una sua mostra alla Mole. Per me era un omaggio dovuto. Che la terra ti sia lieve e colorata, caro Gaston".

L’artista lascia la moglie Licia e i figli Sergio e Lorenzo. I funerali si terranno domani (ore 10.30) nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano.

Raimondo Montesi