
"Ma non è una pellicola limitata al locale. Parteciperemo a festival importanti. Sarà uno spot anche per il turismo"
"Questo è un road movie che è stato sì realizzato ad Ancona, ma non dev’essere per questo limitato alla sola realtà cittadina". Annuncia così Fabrizio Saracinelli (ad della Guasco e produttore del progetto) la partecipazione de "La spiaggia dei gabbiani" anche a festival (inter)nazionali. Claudio Pauri, il regista, lo guarda con ammirazione, orgoglioso della locandina che gli si para dietro: "Mi sono formato fra Torino e Roma e poter girare il mio primo film nella città che ha formato il mio immaginario e che fa parte della mia adolescenza è un’emozione indescrivibile. A muovere la trama e i personaggi è il come ognuno si vede e il come si viene visti dagli altri. Filo rosso è il tema del cambiamento, in quell’età sul limbo, con un occhio al passato e lo sguardo al futuro. Perché dopo i vent’anni ci si chiede spesso ´Cosa ho fatto finora? Cosa lascerò?´ Ed è giusto sentirsi incompleti da giovani. È proprio il senso di incompletezza che ho voluto esplorare, senza giudicare".
Le riprese sono iniziate dopo l’alluvione di Senigallia, con il mare tendente al marrone. Un verdastro che ha reso necessario un accurato lavoro di post-produzione (color correction) per renderlo limpido e blu com’è normalmente. Tanti gli aneddoti divertenti raccontati dal regista, dal "vomito finto realizzato con cracker e latte al mal di mare degli attori". Il tutto condito con un’attenzione particolare alla sostenibilità, dato che Gaia Di Leo (che interpreta Emilia) è anche una ricercatrice del Cnr. Si dice doppiamente orgoglioso l’assessore comunale al turismo, Daniele Berardinelli, seduto accanto al sindaco di Sirolo, Filippo Moschella: "Sono orgoglioso non solo perché il regista e parte del cast è anconetana – ha evidenziato Berardinelli – ma anche perché così promuoviamo la Riviera, Marina Dorica e le nostre spiagge, che verranno così viste in tutta Italia". Concorde il primo cittadino Moschella, che ha ricordato come il titolo richiami una caletta sirolese. Una rivoluzione cinematografica che sta investendo Ancona, dopo le fiction con Raoul Bova e Marco Bocci: "È anche merito di Marche Film Commission. La gente conosce Ancona per il porto, ma non sa che magari a dieci minuti di macchina ci sono spiagge e monumenti mozzafiato".
Nicolò Moricci