ILARIA TRADITI
Cronaca

Sfila l’onda del Marche Pride. “Contro di noi ancora violenze”

Ancona tra le nove città italiane scelte per la manifestazione della comunità Lgbt: “Libertà”

Ancona, 22 giugno 2024-  Un’onda arcobaleno, festosa e rumorosa, si è riversata oggi pomeriggio nel centro città: il corteo del Marche Pride ha invaso il viale della Vittoria a partire dalle 16 per poi confluire in corso Garibaldi e concludersi in piazza Cavour tra performance e interventi delle associazioni.

L’iniziativa è stata promossa dal Comitato Marche Pride che raccoglie le principali associazioni Lgbtqia+ e di lotta per i diritti civili della regione
L’iniziativa è stata promossa dal Comitato Marche Pride che raccoglie le principali associazioni Lgbtqia+ e di lotta per i diritti civili della regione

Il capoluogo è stato tra le 9 città che oggi i hanno sfilato per i diritti delle persone Lgbtqia (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer), sotto il coordinamento di Arcigay.

“Noi siamo il Paese reale – ha sottolineato Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay – siamo un collettore di istanze che riguardano le minoranze e non solo e vanno oltre le questioni Lgbt. Migliaia di persone sono scese in strada per esprimere il proprio dissenso ad una politica sempre più repressiva”. “La nostra è una manifestazione di gaia letizia – ha ricordato Maria Cristina Mochi del comitato Marche Pride – vogliamo riportare nella società il diritto a essere se stessi. Le famiglie complesse sono il mattone di una società complessa e continueremo a difendere la nostra libertà”.

Il corteo del Marche Pride ha invaso il viale della Vittoria a partire dalle 16 per poi confluire in corso Garibaldi e concludersi in Piazza Cavour
Il corteo del Marche Pride ha invaso il viale della Vittoria a partire dalle 16 per poi confluire in corso Garibaldi e concludersi in Piazza Cavour

Come illustrato dagli attivisti, gli abusi, le denunce e le violenze nei confronti della comunità Lgbt sono in preoccupante aumento. “Il Pride è il nostro modo di resistere ad attacchi e discriminazioni che abbiamo subìto per decenni”.

L’iniziativa è stata promossa dal Comitato Marche Pride che raccoglie le principali associazioni Lgbtqia+ e di lotta per i diritti civili della Regione: - Agedo Marche - Arcigay Agorà Pesaro-Urbino - Arcigay Comunitas Ancona - Associazione Teekanne - GAP Urbino - Uaar Ancona. Il segretario di Arcigay Ancona Matteo Marchegiani, ha voluto porre l’accento sul rapporto con le Istituzioni: “Abbiamo bisogno di risposte ma dalla Regione non ne abbiamo trovate. Anche quest’anno ci ha negato il patrocinio (non oneroso), così come il Comune di Ancona. Ma siamo qui e la nostra presenza non può essere ignorata”.

Tra le istanze portate avanti dal corteo la legge 194 sull’interruzione di gravidanza, la genitorialità, la disabilità, la legge sull’eutanasia, salute mentale, la violenza di genere, grassofobia e corpi non conformi, antispecismo, linguaggio inclusivo. “Di fatto chi guida la Regione sta tentando di rendere più difficile l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza – spiegano dal Comitato – alle donne ed a tutte le altre persone gestanti. L’aborto è un diritto faticosamente acquisito ed abbiamo tutta l’intenzione di difenderlo”.

Giacomo Galeotti di Arcigay Ancona-Pesaro e segretario del Marche Pride ha ironizzato parlando di “frociaggine” riprendendo le recenti esternazioni di Papa Francesco: “Abbiamo diritto al rispetto – ha chiosato – la cultura Queer va riconosciuta e andrebbe studiata tra i banchi di scuola”.