
Massimo Taibi strizza l’occhio all’Ancona. In tribuna con la Spal, in lizza per il ruolo di ds
Massimo Taibi è stato un grande portiere, uno dei pochi che sia riuscito a realizzare un gol su azione, nello specifico nel 2001, nella partita Reggina-Udinese, segnando di testa la rete dell’1-1 finale. E’ stato direttore sportivo della Reggina fino alla scorsa stagione, conclusa con il fallimento della società amaranto. Ed era sabato scorso al Del Conero ad assistere Ancona-Spal, spettatore che potrebbe essere interessato per il futuro ruolo di direttore sportivo dell’Ancona lasciato libero dalle dimissioni di Micciola e che sarà deciso, però, solo a stagione ultimata. "In tutta onestà sono venuto ad Ancona perché ero in giro – dice Taibi –, senza nessuno scopo se non quello di tenermi aggiornato. Per il resto sono un professionista, sto ascoltando alcune proposte, ho tre situazioni in ballo, l’Ancona non mi ha mai cercato, ma se mi dovesse chiamare Ancona è sempre Ancona, valuterei la proposta, la ascolterei molto, molto volentieri". L’Ancona, però, non contatterà nessun direttore sportivo in modo ufficiale prima di aver conquistato la salvezza diretta e dopo aver parlato con Roberto Boscaglia, che sarà confermato sulla panchina biancorossa per il prossimo anno solo in caso di salvezza. Boscaglia e Taibi, entrambi siciliani, si conoscono: "Il mister lo conosco di vista e naturalmente di nome, sicuramente l’ho incontrato, negli anni passati – prosegue Taibi –. Un buon allenatore, senza ombra di dubbio". Sulla partita cui ha assistito, sabato scorso al Del Conero, Taibi esprime una buona opinione sull’Ancona: "Era una partita che mi incuriosiva, tra due squadre che sulla carta avrebbero dovuto fare un campionato diverso, per il nome e per il blasone. Ho visto due squadre nel primo tempo un po’ impaurite, dalla responsabilità del risultato, però ho visto che l’Ancona ha avuto una palla con Spagnoli e poteva segnare e poi altre nella ripresa, mentre per la Spal solo quel colpo di testa. Ai punti avrebbe vinto sicuramente l’Ancona. Ho visto la squadra reagire, dopo le ultime uscite in cui s’era messa in una situazione difficile. Invece con Boscaglia la squadra ha cercato di giocare e ha avuto tre o quattro palle importanti per segnare, sarebbe stata una vittoria pesante. Quando ti giochi mezzo campionato c’è pressione, tensione, e i giocatori sono esseri umani, la tensione s’è vista. Poi piano piano l’Ancona s’è sciolta e alla fine se avesse vinto non avrebbe rubato nulla. Per quello che ho visto in campo l’Ancona può giocarsi tutte le sue chance per conquistare la salvezza diretta, anche tenendosi la penultima a dieci punti di distacco".
Giuseppe Poli