Medico abusa sessualmente di una paziente

Interdetto dal Gip un ginecologo di 69 anni accusato di atti di violenza nei confronti di una trentenne. Le indagini della squadra mobile

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Apprezzamenti decisamente fuori luogo fatti alla propria paziente durante la visita ginecologica, anche se vi era il padre presente che, nel sentirli, era rimasto interdetto. Poi in un’altra occasione, questa volta da soli, il ginecologo l’aveva fatta spogliare interamente e, una volta fatta distendere sul lettino, si era spinto oltre fino ad arrivare a masturbarla con la scusa che ciò era necessario per completare la visita. "Esame", che si sarebbe dovuto ripetere anche in futuro. L’uomo però, un medico di base e ginecologo 69enne in pensione, con due ambulatori ad Ancona, nel pomeriggio di venerdì è stato raggiunto dai poliziotti della Squadra Mobile che lo hanno indagato con l’accusa di violenza sessuale aggravata, commessa nei confronti di una sua paziente 30enne, sottoponendolo alla misura cautelare del divieto di esercitare l’attività professionale di medico e medico specializzato, per la durata di un anno. Provvedimento preso a conclusione di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona e del quale è stato immediatamente informato anche l’Ordine dei Medici. Il ginecologo infatti, approfittando della sua qualità di medico specializzato, nonché del fatto di esercitare un servizio di pubblica necessità, durante una visita specialistica avvenuta lo scorso giugno all’interno del suo ambulatorio privato di Ancona, aveva costretto una sua giovane paziente a subire atti sessuali. La giovane però capì che ciò non aveva nulla a che vedere con una visita, non solo per ciò che aveva fatto ma anche per come si esprimeva e le parole che utilizzava. Finita la visita, la giovane andò subito a confidarsi con una sua amica che lavora al Salesi la quale le ha subito consigliato di rivolgersi all’associazione "Donne e giustizia" di via Cialdini dato che quello non era affatto il comportamento che ha un ginecologo. Ascoltata, è stata quindi invitata a denunciare tutto alla polizia. Le dichiarazioni della vittima, alle quali si è aggiunta una capillare attività investigativa consistita anche nella raccolta di testimonianze di altre persone informate sui fatti, hanno permesso agli inquirenti di raccogliere indizi precisi, univoci e concordanti, tali da accogliere le richieste cautelari avanzate dalla procura della Repubblica dorica. All’esito dell’attività investigativa, il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ancona, ha emesso a carico del ginecologo la misura cautelare del divieto di esercitare l’attività professionale di medico e medico specializzato per la durata di un anno. Nel pomeriggio di venerdì gli uomini della Squadra Mobile hanno quindi rintracciato l’indagato e, dopo averlo accompagnato negli uffici della questura per le formalità di rito, lo hanno sottoposto al provvedimento interdittivo.

Alberto Bignami