GIUSEPPE POLI
Cronaca

Messe a nudo tutte le lacune. Serve un’Ancona diversa

Per il ko di Perugia valide tante attenuanti, ma la squadra non ci ha messo l’atteggiamento giusto. I biancorossi sono di nuovo scesi in zona playout.

Messe a nudo tutte le lacune. Serve un’Ancona diversa

Di nuovo un passo falso dell’Ancona, di nuovo due gol in pochi minuti, di nuovo in zona playout a causa della vittoria della Spal, e se stasera il Sestri vincesse sulla Recanatese i dorici potrebbero ritrovarsi anche al quart’ultimo posto. Ecco la situazione in casa Ancona dopo il ko di Perugia, una sconfitta che ha messo nuovamente a nudo tutti i problemi di questa squadra, stavolta con tante giustificazioni, però, quelle delle numerose assenze che hanno inevitabilmente finito per influire sul rendimento e la prestazione dei dorici. Senza Colavitto in panchina, senza lo squalificato Spagnoli, senza gli infortunati Mondonico, Prezioso, Paolucci e Pellizzari, tutti giocatori potenzialmente titolari. Il ko di sabato al Curi, dunque, mette nuovamente in evidenza le lacune di questa squadra, con una panchina corta e con poca qualità, non se la prenda il povero Radicchio protagonista suo malgrado con due falli da rigore commessi nel giro di pochi minuti. Ma se non bastasse questo dato evidente, cioè quello della poca qualità in panchina, l’Ancona anche in questa circostanza ha saputo metterci del suo, scesa in campo come se fosse inconsapevolmente già sconfitta, proprio a causa delle numerose assenze, in balia dell’avversario nel primo tempo, e sempre incapace di incidere in area di rigore avversaria, un solo tiro – neutralizzato da Adamonis – nello specchio della porta perugina in tutti i novanta minuti. La sconfitta contro il Perugia, la terza nelle ultime sei partite – 45 i gol subiti da una difesa che continua a essere tra le peggiori del girone – va però archiviata il prima possibile per guardare avanti, visto che domenica prossima al Del Conero arriva la Torres. Il conto alla rovescia verso la fine della stagione regolare corre veloce, mancano sette partite alla fine del campionato, oggi l’Ancona sarebbe salva solo perché non disputerebbe i playout contro l’Olbia in virtù degli 11 punti di distacco tra le due squadre, impossibile aggrapparsi a una speranza così esile. Servono punti, subito, in fretta, e per conquistarli serve un’Ancona ben diversa da quella vista in campo a Perugia. Perucchini nel dopo partita s’è fatto sentire, nello spogliatoio. La speranza è che lo faccia anche qualcun altro, a cominciare da Colavitto, che intanto sarà squalificato anche domenica prossima. L’Ancona è una squadra con tanti, troppi limiti, ma non così scarsa come quella vista al Curi. Le qualità per salvarsi ci sono, il rientro di Spagnoli sarà fondamentale. Sarà una settimana cruciale. Anche per l’attesa di mister Tiong ad Ancona.