
Per cercare di superare l’esame scritto per conseguire la patente, aveva escogitato un ingegnoso sotterfugio con tanto di microcamera, auricolari di ultima generazione e tecnologia bluetooth. A far cadere il castello di carte, è stato però l’ingegnere addetto a supervisionare il corretto svolgimento dei quiz. Ieri mattina infatti, durante la prova che si teneva in un’aula della Motorizzazione Civile di Ancona, proprio l’ingegnere è stato attirato dal comportamento del candidato che aveva adottato un’insolita postura. Convinto che ci fosse sotto qualcosa, è stata subito informata la Polizia Stradale. Terminata la sessione d’esame e attesa l’uscita dei candidati, gli agenti hanno avvicinato il candidato di cui si sospettava. Immediatamente, è stato notato un anomalo rigonfiamento sotto al collo e l’uomo inoltre, alla vista dei poliziotti, si è inspiegabilmente agitato. Si è deciso dunque di provvedere a una perquisizione a seguito della quale sono bastati pochi istanti per scoprire che il bottone, posto a chiusura dell’asola del polsino della camicia indossata, nascondeva l’ottica di una videocamera. Inoltre, attaccata al braccio, con del nastro adesivo, vi era proprio una micro videocamera alimentata da una batteria. In sostanza, il sistema video riprendeva le immagini dei quiz che il candidato aveva di fronte a sé, trasmettendole poi sulla rete internet tramite un sistema bluetooth dotato di propria scheda Sim telefonica. Così facendo, le immagini potevano essere viste anche dal complice, per il quale le ricerche e l’identificazione sono tuttora in corso, che poi suggeriva le risposte tramite due micro auricolari indossati dall’esaminando, e invisibili ad occhio nudo poiché inseriti all’interno del canale uditivo. Non appena è stato scoperto e accertato quanto ideato dal candidato, per lui è scattata immediatamente una denuncia per il reato di truffa aggravata in concorso. Durante l’identificazione dell’uomo è stato inoltre scoperto che il candidato non era affatto nuovo a sotterfugi del genere. Gli accertamenti della Polizia Stradale hanno infatti permesso di scoprire che l’indagato non era nuovo a reati del genere dato che in precedenza aveva anche guidato veicoli esibendo poi, al momento del controllo, patenti contraffatte e, per questo, era stato già segnalato all’autorità giudiziaria per uso di atto falso. I controlli durante gli esami della patente vengono costantemente effettuati. Si tratta di una vera e propria lotta tesa a garantire la sicurezza della circolazione stradale perché chi si mette alla guida di qualsiasi tipo di veicolo, deve conoscere bene le regole da tenere in strada, in modo tale da avere comportamenti corretti ed evitare inutili incidenti che, in determinate situazioni, possono trasformarsi anche in vere e proprie tragedie.
Alberto Bignami