REDAZIONE ANCONA

Minacce a Chiariotti. Daspo a 4 ultras

Ultras minacciano il presidente della Jesina dopo la retrocessione in Promozione. Quattro di loro ricevono maxi daspo per minacce e obbligo di firma durante le partite.

Ultras minacciano il presidente della Jesina dopo la retrocessione in Promozione. Quattro di loro ricevono maxi daspo per minacce e obbligo di firma durante le partite.

Ultras minacciano il presidente della Jesina dopo la retrocessione in Promozione. Quattro di loro ricevono maxi daspo per minacce e obbligo di firma durante le partite.

Minacce al presidente della Jesina Giancarlo Chiariotti, dopo le denunce del commissariato i quattro ultras ricevono i maxi daspo. Un provvedimento quello del questore Cesare Capocasa adottato per i fatti, avvenuti durante l’incontro di calcio A 5 tra le squadre Jesina-Antenore al Palatriccoli l’8 giugno e valevole per i play off di promozione in serie B. Convinti delle responsabilità della retrocessione in Promozione della Jesina calcio del presidente Chiariotti un gruppo di ultras si erano avvicinati alla sua postazione offendendolo e minacciandolo. Alla vista dei poliziotti gli ultras si distanziavano di una decina di metri tranne uno che, imperterrito, gridava: "Vattene via da Jesi…" Al termine dell’incontro, con esito sfavorevole per la Jesina, il gruppetto di tifosi si è riavvicinato a Chiariotti e quattro di essi continuavano a gesticolare ed inveire: "Bella figura che c’hai fatto fare oggi….vai via da Jesi…ti butto giù i denti". All’esterno del palazzetto è stato trovato uno striscione con la scritta: "Siamo alla resa dei conti…" Il commissariato li ha denunciati per minacce in concorso. E ora sono arrivati i daspo, due della durata di un anno e due di 5 anni, poiché già sottoposti a daspo per fatti analoghi accaduti in altre competizioni calcistiche, con ulteriore prescrizione dell’obbligo di firma due anni, trenta minuti dopo l’inizio delle gare nei giorni in cui la jesina calcio a 5 e calcio a 11 disputerà incontri ufficiali di campionato.