SARA MINCIARONI
Cronaca

"Minacce dagli amici di chi mi ha violentata"

Stupro a Perugia, messaggi su Instagram alla 19enne fabrianese da profili di persone vicine all’arrestato. E lei porta tutto alla polizia

"Minacce dagli amici di chi mi ha violentata"

"Minacce dagli amici di chi mi ha violentata"

"Vogliono che togli la denuncia. ‘Loro’ vogliono che tu la tolga". Messaggi che sanno di minaccia, non consigli, ma espliciti inviti a fare un passo indietro per "alleggerire" la posizione del loro amico. Con questo nuovo fardello la 19enne di Fabriano è tornata a Perugia, per denunciare di essere stata contattata dagli amici del ragazzo arrestato con l’accusa di averla stuprata. La giovane accompagnata dal suo legale, l’avvocato Ruggero Benvenuto, agli agenti della squadra mobile ha portato i messaggi con cui nei giorni scorsi è stata raggiunta su Instagram da tre diversi profili, riconducibili a persone vicine all’arrestato. Ora saranno gli inquirenti a stabilire se questi episodi si configurano come atti intimidatori, minacce o ancora più gravi tentativi di estorsione per ottenere che la ragazza non si costituisca come parte civile in un eventuale processo. Per questo, secondo l’avvocato Benvenuto, "era doveroso riportare il fatto agli inquirenti". L’episodio dei messaggi è avvenuto all’indomani dell’arresto, 25enne, accusato di avere violentato la giovane approfittando del suo stato di semicoscienza all’alba del 19 luglio nella piscina di Ponte San Giovanni, e raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Perugia martedì scorso per violenza sessuale di gruppo e lesioni aggravate. A pesare sul principale indagato è stato il confronto del dna, possibile perché i carabinieri lo avevano convocato in caserma per un altro procedimento e lui aveva bevuto un bicchiere di acqua e fumato una sigaretta. In sede di interrogatorio di garanzia il giovane – assistito dagli avvocati Andrea Ulivucci e Vincenzo Bochicchio – ha respinto le accuse: ha ammesso di avere avuto un rapporto sessuale con la ragazza, ma che questo è stato del tutto consenziente ed è avvenuto alla festa di Ponte Pattoli in una prima fase della serata, e che lui a quella piscina non c’è mai nemmeno andato. Sempre ieri, la ragazza è stata nuovamente sentita dagli agenti della Mobile proprio su questo punto, ha specificato che a Ponte Pattoli non ha mai incontrato il giovane. La ragazza ha già fornito tutti i dettagli del racconto di quella notte e la sua versione racconta lo stupro subito quando si trovava in condizione di vulnerabilità dovuta all’assunzione di alcol. Ora però lei ha paura, si sente "accerchiata" e teme che possano ancora contattarla o farle le pressioni.