
Misa in sicurezza. Lavori urgenti nell’entroterra
Proseguono i lavori di somma urgenza nella valle Misa e Nevola. Dopo la partenza degli interventi che lo scorso agosto avevano interessato l’alveo di alcuni tratti del Misa per mettere in sicurezza il fiume in attesa dell’attuazione degli interventi strutturali previsti dal Piano dell’ordinanza del Dipartimento di Protezione Civile dello scorso giugno. Nei giorni scorsi sono partiti anche i lavori, finanziati per 300 mila euro, per la messa in sicurezza del fiume Cesano. Si tratta di due interventi volti al ripristino della sezione idraulica del fiume Cesano: "Si sta provvedendo alla rimozione delle alberature e conseguente riprofilatura del terreno delle sponde, al taglio di quelle compromesse, sradicate eo pendenti nell’alveo inciso e bagnato dalle acque" ha spiegato il vice commissario ingegner Stefano Babini. Interessati dall’intervento sono i Comuni di Arcevia e Castelleone di Suasa, presenti sulla sponda destra. In caso di un esondazione a valle del fiume Cesano, il tratto più a rischio è la frazione di Cesano: durante l’ultimo allarme era stato infatti chiuso il centro commerciale ‘Il Maestrale’ perché a ridosso della foce, come lui anche le impresi adiacenti che si sviluppano a pochi metri dal tratto finale del fiume. Lavori che nei mesi scorsi hanno interessato anche l’ultimo tratto del Misa con un escavo effettuato tra ponte degli Angeli e ponte Garibaldi. Quest’ultimo, inagibile dal 15 settembre 2022 e che è stato momentaneamente sostituito da una passeralle ciclopedonale, su cui in questi giorni si stanno provvedendo a trasferire i servizi in attesa della demolizione. Per abbattere il ponte era stata inizialmente fissata la data del 18 settembre, poi disattesa a causa del trasferimento di alcuni cavi che si era rivelato più complicato di quanto previsto. Una corsa contro il tempo, in quanto l’auspicio è quello di terminare l’abbattimento del ponte prima che le piogge possano tornare ad alzare il livello del Misa. In questi giorni, oltre allo spostamento dei sottoservizi, si sta provvedendo ai carotaggi. La ricostruzione del ponte è già finanziata, i tempi di consegna dipenderanno dalle previsioni metereologiche che se nefaste, visto l’arrivo dell’inverno, potrebbero subire ritardi. Si è lavorato anche su tutto il sistema di monitoraggio e allertamento che è stato ripristinato, aggiornato e tarato in base agli eventi degli ultimi anni, che prima non si erano mai verificati con così forte intensità. Due alluvioni in otto anni sono troppe per un territorio che, durante quella del 15 settembre 2022, è stato interamente devastato. A dimostrarlo sono i lavori che stanno interessato divere zone dell’hinterland dove, proprio come in città è partita anche la ricostruzione. Ultimo tra questi, il ponte del Coppetto.
Silvia Santarelli