REDAZIONE ANCONA

Moncaro, il reclamo di Cocconi contro la decisione dei giudici

L’on.Ciccioli attacca Pollio: "Il curatore fu rinviato a giudizio per gestioni fallimentari". La replica: "Cose irrilevanti".

L’on.Ciccioli attacca Pollio: "Il curatore fu rinviato a giudizio per gestioni fallimentari". La replica: "Cose irrilevanti".

L’on.Ciccioli attacca Pollio: "Il curatore fu rinviato a giudizio per gestioni fallimentari". La replica: "Cose irrilevanti".

"Il commissario nominato dal ministero dell’Impresa e del Made in Italy, Giampaolo Cocconi, ha presentato reclamo rispetto alla decisione del Tribunale di Ancona. A breve, anche il Mimit, attraverso l’Avvocatura di Stato, dovrebbe fare altrettanto avverso la decisione frettolosa e ingiustificata del Tribunale fallimentare di Ancona". Così l’europarlamentare Carlo Ciccioli che va anche all’attacco del curatore fallimentare Marcello Pollio: "Credo che dal Tribunale di Ancona si dovrebbe riflettere anche su quanto avvenuto a Roma il 10 ottobre scorso, due settimane prima della nomina di Pollio a curatore fallimentare: il rinvio a giudizio di Marcello Pollio, attuale curatore giudiziario della Moncaro (insieme a Fabio Pettinato e Salvatore Sanzo), per ipotesi di reato relativi a passate gestioni fallimentari, distrazione di beni, scritture contabili ed altri capi di imputazione per oltre un milione di euro, che ora dovranno essere giudicati dai giudici del Tribunale di Roma. Comunque il Mimit farà reclamo". Non si fa attendere la replica di Pollio: "Mi stupisce che l’on Ciccioli faccia oggi riferimento a una vicenda, che non riguarda incarichi giudiziari, risalente a più di 12 anni fa e che conosce bene lo stesso dottor Cocconi poiché imputato nello stesso procedimento è un membro storico del suo studio. Non è vero che il 10 ottobre io sia stato rinviato a giudizio in quanto il processo pende da tempo e si tratta di fatti antichi e, per la mia posizione, documentalmente inconsistenti. Sono certo che il tribunale dichiarerà la mia estraneità. Se Moncaro si trova nella situazione attuale è a causa della rinuncia al concordato preventivo da parte del commissario governativo".