MARINA VERDENELLI
Cronaca

Moncaro, si apre uno spiraglio per il salvataggio

La Corte d’Appello accoglie il ricorso del commissario ministeriale di fatto bloccando la sentenza di liquidazione del Tribunale di Ancona

Un’assemblea dei soci della Moncaro quando sono emersi i dati negativi di bilancio

Un’assemblea dei soci della Moncaro quando sono emersi i dati negativi di bilancio

Spiragli di salvezza per la cooperativa vitivinicola più grande delle Marche. Il suo futuro, scongiurando il fallimento, è ancora possibile per la Moncaro. La Corte di Appello di Ancona ha accolto il ricorso che era stato proposto dal commissario ministeriale Giampaolo Cocconi contro la sentenza del tribunale dorico arrivata a ottobre scorso e che aveva dichiarato la liquidazione giudiziale di Terre Cortesi Moncaro, società cooperativa agricola di Montecarotto. La cooperativa ha 38 milioni di debiti e vigneti di proprietà e dati in affitto per la produzione di Verdicchio, Rosso Conero, Rosso Piceno e vino biologico.

L’udienza in Corte di Appello c’è stata il 7 gennaio e solo ieri è stata sciolta la riserva che non è però un giudizio definitivo perché la curatela potrebbe ricorrere in Cassazione. Hanno 30 giorni di tempo dalla notifica. Nella sentenza, firmata dal presidente estensore Annalisa Gianfelice, si indica che accogliendo il reclamo "revoca per l’effetto la sentenza di liquidazione giudiziale e dispone che Terre Cortesi Moncaro, sotto la vigilanza del curatore, provveda a riferire entro il giorno dieci di ogni mese e fino al passaggio in giudicato della presente sentenza in ordine alle operazioni attive e passive poste in essere nell’ambito della gestione economica, patrimoniale e finanziaria dell’impresa, nonché a depositare presso il tribunale di Ancona con la medesima periodicità, una relazione illustrativa sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria aggiornata dell’impresa medesima, subordinando gli adempimenti al venire meno della efficacia del decreto ministeriale 151 di liquidazione coatta amministrativa".

L’accoglimento del ricorso getta le basi per lavorare al salvataggio di Moncaro e del suo indotto. "La battaglia giudiziaria che ci ha visti al fianco del ministero delle Imprese e del Made in Italy - commenta l’avvocato Corrado Canafoglia, legale per 15 aziende (del comitato Amici della Moncaro) che si sono costituite a fianco del commissario nel ricorso in Corte di Appello - è finalizzata a creare una opportunità affinché i marchigiani tengano il controllo del sistema vitivinicolo che faceva riferimento alla Moncaro. Ci sono spiragli di salvezza. Ora gli imprenditori marchigiani del settore vitivinicolo devono fare squadra e non permettere ingressi di altre realtà da altre regioni".

Da parte dei soci interviene Yuri Marcantognini (Moderna). "Ci avevamo sperato, per dare inizio a un futuro importante per soci e dipendenti. Speriamo di iniziare a lavorare i vigneti - osserva - e la ripresa della vendita del vino prima possibile. Sono fiducioso che il commissario ci darà risposte in poco tempo". Per l’europarlamentare Carlo Ciccioli "la Corte di Appello ha posto rimedio alla errata decisione del tribunale, ora inizia il vero lavoro di rilancio".

Marina Verdenelli