
Un momento dell’assemblea di mercoledì organizzata da spazio comune Tnt Jesi
"No all’impianto di trattamento rifiuti pericolosi e non alla Zipa". Torna a mobilitarsi la città. Nei giorni scorsi sui piloni in cemento che sostengono i pali della pubblica illuminazione in viale della Vittoria sono comparse numerose scritte rosse di protesta: "No Edison". E mercoledì sera un’importante partecipazione si è registrata all’assemblea "Stop Edison", organizzata da spazio comune Tnt Jesi, assemblea che si è chiusa con nuovi intenti: una sorta di manifestazione all’apertura del Ponte San Carlo che dovrebbe tenersi tra il 16 e il 18 dicembre. Una "presenza di protesta contro l’impianto" con modalità ancora da decidere. Ma anche "una sorta di coordinamento o assemblea permanente contro il progetto". Presenti in platea anche alcuni esponenti di maggioranza, ma in rottura con la giunta sul caso Edison: Katia Mammoli e Lorena Santarelli di Mre, e per l’opposizione Daniele Massaccesi e Nicola Filonzi di JesiAmo, ma anche l’ex sindaco Marco Polita che ha ricordato l’impegno dell’amministrazione e del consiglio comunale per una "consultazione popolare" non ancora effettuata.
"Una discussione ricca e molto partecipata quella di ieri – spiegano dal Tnt - che ha ribadito la volontà e la necessità di portare avanti in varie forme l’opposizione al progetto di costruzione dell’impianto di trattamento rifiuti speciali a Jesi. Un progetto che porterebbe altri livelli di rischio e di inquinamento in una zona già altamente compromessa". I contrari al progetto si ritroveranno lunedì allo spazio comune per definire le modalità di protesta e mobilitazione.
L’azienda ha tempo fino a marzo per rispondere alle osservazioni, un centinaio all’incirca, presentate da partiti, associazioni e cittadini per evidenziare limiti e perplessità soprattutto sull’ubicazione della piattaforma polifunzionale per il recupero e il trattamento di rifiuti pericolosi (e non pericolosi), tra cui l’amianto, e per la produzione di End of Waste. Si attende anche il pronunciamento del consorzio Zipa che non sarebbe stato interpellato da Edison Next Recology srl nell’iter autorizzativo. Il consorzio tramite il dottor Catana, commissario liquidatore del consorzio Zipa sta approfondendo il progetto e ha chiesto chiarimenti e documentazione all’azienda e alle parti coinvolte.
Sara Ferreri