No vax Ancona, aggressioni in ospedale

Tensioni al pronto soccorso di Torrette, i sanitari chiedono aiuto: "Non ce la facciamo più". Oggi flash mob

Una terapia intensiva

Una terapia intensiva

Ancona, 5 novembre 2021 - Sicurezza a rischio, il personale del pronto soccorso di Torrette si ferma per un flash mob. Una situazione divenuta insostenibile nelle ultime settimane e in particolar modo negli ultimi giorni. Tantissimi gli episodi di intolleranza, il campanello d’allarme di un quadro ormai fuori controllo.

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Prima un uomo portato in ospedale dalla polizia che stava diventando un pericolo ed è stato bloccato dal personale sanitario, ieri poi i problemi provocati da una coppia: "Si tratta di due persone apertamente no vax che hanno scatenato il caos assoluto in maniera scientifica – racconta uno dei medici in servizio al pronto soccorso di Torrette –. Si sono fatti registrare con un normale ‘Codice verde’ e poi hanno iniziato a creare scompiglio aggredendoci verbalmente. Volevano dimostrare di riuscire a farsi ricoverare e seguire dall’ospedale togliendo tempo e posti letto a chi ne ha davvero bisogno; di aver ricevuto cure e prestazioni diagnostiche senza averne la necessità e senza essere vaccinati o tamponati. È una strategia ben congegnata la loro, ma noi non siamo più disposti a essere carne da macello. Non è la prima volta che ci capita di avere a che fare con queste persone, segno che stanno mettendo in atto una strategia ben precisa per disturbare il nostro lavoro. È già successo e se qualcuno non interviene succederà ancora".

La coppia in questione ieri è stata denunciata: "Ho chiamato i carabinieri e chiesto loro di intervenire al più presto perché quei due stavano davvero seminando il caos in reparto – afferma il medico di ps –. Li ho denunciati per interruzione di pubblico servizio. L’altro giorno si è rischiata la tragedia quando un balordo fuori controllo ha cercato di impossessarsi dell’arma di un rappresentante delle forze dell’ordine. Alla fine è stato contenuto dal personale sanitario, noi siamo medici e infermieri, oss e ausiliari, non poliziotti o carabinieri, noi facciamo un altro lavoro». Veri e propri raid organizzati ad arte, stando a quanto riferito dai sanitari di Torrette: «Noi siamo in prima linea qui in ospedale – aggiunge un’altra dottoressa del ps di Torrette – e ormai abbiamo ben chiara la loro linea. Sono azioni che compiono attivandosi su alcuni canali social privati e a rimetterci siamo noi che stiamo al pubblico. I turni in ospedale, non solo per colpa di questi episodi certo, ma per la deriva generale, stanno diventando massacranti. O vengono presi dei provvedimenti oppure molti di noi lasceranno questo posto». Dall’inizio della pandemia i casi di intolleranza nei confronti dei sanitari, specie in pronto soccorso, si sono decuplicati. Il tempo degli ‘eroi’ e degli ‘angeli del soccorso’ sono ormai dimenticati. L’intolleranza la fa da padrona, a Torrette e in tutti gli altri pronto soccorso delle Marche.

Aggressioni violente si sono verificate anche a Pesaro ad esempio, da qui la decisione di organizzare un flash mob stamattina: "Abbiamo bisogno di aiuto – spiega un’infermiera –, subiamo aggressioni e noi questo non lo accettiamo più. Alle istituzioni chiediamo di fare di più prima che sia troppo tardi, prima che succeda qualcosa di veramente grave e di irreversibile".

Da qui il flash mob. Stamattina, attorno alle 10, per almeno un paio di minuti, tutto il personale in servizio si fermerà e si recherà davanti all’ingresso del ps tenendo le mani in alto come in segno di resa, ma al tempo stesso a significare una palese richiesta di aiuto. Di recente l’afflusso di pazienti in pronto soccorso è molto cresciuto e si sono spesso creati problemi legati al rispetto delle regole anti-Covid a causa degli spazi esigui e del mancato rispetto delle norme. Nessuno, ad esempio, controlla all’ingresso i Green Pass degli accompagnatori.