"Ospedale al collasso, nessun cambiamento"

Il comitato a difesa del presidio torna a riaccendere i riflettori sul Principe di Piemonte: "Non c’è stata riorganizzazione"

Migration

Il comitato a difesa dell’ospedale di Senigallia riaccende i riflettori sulle criticità del Principe di Piemonte: "Guardia medica turistica aperta a singhiozzo, pronto soccorso intasato e medici di reparto in difficoltà". Servizi che restano in attesa di miglioramenti e che tardano ad arrivare nonostante l’estate e il conseguente aumento di popolazione: "L’assessore Saltamartini propaganda una riorganizzazione sanitaria Regionale che partirà a gennaio 2023, se tutto va bene, con la direttrice dell’Asur dr.ssa Nadia Storti – spiega il comitato – siamo ancora in attesa dei cambiamenti dirigenziali che dovevano arrivare con il governo Acquaroli, invece i cambi ci sono stati solo per solo per una conclusione dei contratti o affatto se il nuovo piano organizzativo viene presentato con al fianco la direttrice generale nomimata del governo Ceriscioli". Si torna anche a specificare che le Case di comunità (29) e i Centri operativi territoriali (15) la nuova riorganizzazione non sono previsti per l’ospedale di Senigallia. "Questo sarebbe il cambiamento messo in atto dalla Regione e comunicato solo a 132 operatori sanitari a San Rocco invitati "ad personam", visto gli altri non sapevano nulla? – sbotta il comitato - gli altri 850 medici, infermieri o.s.s. e ausiliari non dovevano sapere niente a proposito o è stata una svista? Aspettiamo risposte rapide visto che lei al mare viene a Senigallia. Intanto la informiamo su come stanno veramente le cose nel pronto soccorso di Senigallia, lo dica anche alla dr.ssa Storti". Difficoltà e carenze per cui il comitato invita i cittadini a denunciare e farsi sentire: "La situazione è diventata veramente allucinante. Può succedere che il medico si trovi con tre emergenze in sovrapposizione l’una con l’altra e questo è una cosa fuori dal mondo", conclude il Comitato.