Non c’è più nessun anziano in barella in attesa di posto letto da giorni al pronto soccorso del Carlo Urbani di Jesi. Dopo le criticità verificatesi nei giorni scorsi per la carenza di posti letto all’ospedale Carlo Urbani in soccorso al reparto di Emergenza urgenza sono arrivate le disponibilità degli ospedali di Senigallia e Fabriano, in particolare le unità operative di Medicina. Il caso era stato sollevato dal Tribunale del malato a cui si erano rivolti alcuni familiari di pazienti in barella da sei giorni. Una situazione che ha reso difficile anche l’ingresso dei familiari nel reparto di emergenza urgenza. Ma ora è stata messa in campo una redistribuzione dei pazienti in ottica di presidio unico ospedaliero di Area Vasta 2. Una sinergia che ha portato effetti benefici come riconosciuto dagli stessi familiari degli anziani, per lo più ultranovantenni e con patologie pregresse importanti. Dovrebbe tenersi nei prossimi giorni un incontro tra l’assessore regionale Filippo Saltamartini, l’assessore alla Sanità Marialuisa Quaglieri e gli stessi operatori per affrontare le carenze di personale, soprattutto medico (al pronto soccorso l’organico è sotto di sei unità) ma anche gli spazi del pronto soccorso che con questa pandemia e il necessario distanziamento hanno mostrato tutti i loro limiti. L’assessore Marialuisa Quaglieri nell’imminente incontro solleciterà anche il ripristino dell’Unità complessa di Broncopneumologia, perdura dal Carlo Urbani ormai tre anni fa.
sa. fe.