
Il sindaco Pirani ha ancora delle belle gatte da pelare
A Osimo la partita per la tenuta della maggioranza pare proprio che si giocherà tutta, e forse in maniera definitiva, mercoledì pomeriggio quando è stato convocato il Consiglio comunale, quello che era saltato per mancanza del numero legale. Dopo la nomina del sindaco Francesco Pirani intanto, Rosalia Alocco (vicina alle Liste civiche) resta presidente della casa di riposo Grimani Buttari in attesa del giudizio di merito. Tra le grane del primo cittadino, e tra i motivi principali per cui la maggioranza non trova vera coesione, c’è anche la questione delle nomine e il ricorso al Tar dell’ormai ex presidente della Casa di riposo osimana Enrico Angeletti (Pd) che ha impugnato appunto la revoca del suo ruolo. Il tribunale ha respinto l’istanza di sospensione del decreto sindacale facendo riferimento all’importanza della continuità del servizio. Tappata una falla, seppur per ora, restano le altre. Le poltrone più ambite nelle partecipate restano quelle in Centro Marche Acque e Astea per cui il sindaco sembra irremovibile nella decisione che potrebbe fargli imboccare un terreno scivoloso. Martedì ci sarà l’assemblea dei soci di Cma che nominerà i nuovi componenti del consiglio di amministrazione dopo le dimissioni di due recanatesi. Se il consigliere comunale "antonelliano" Damiano Pirani entrerà nel cda, già mercoledì si profilerebbe uno scenario insolito in Consiglio, "zoppo" di un altro (il quarto) consigliere da surrogare. Se anche stavolta i 4 consiglieri delle Liste civiche con Dino Latini e la minoranza di centrosinistra composta da 9 consiglieri non si presenteranno, la seduta non avrà, di nuovo, il numero legale. In tutto questo l’opposizione lamenta una Osimo ingessata. La capogruppo del Pd in Consiglio Paola Andreoni afferma: "Osimo è ferma al 24 giugno, giorno del ballottaggio, quando per la prima volta nella storia della nostra città dopo la Liberazione, una coalizione di destra con le liste civiche autodefinitesi "da sempre", ha vinto il confronto elettorale. E’ una maggioranza però bloccata da mesi a causa delle lotte per l’assegnazione delle poltrone, spaccata per ambizioni e interessi di parte: per un incarico in Giunta, nella Presidenza del Consiglio e per gli appetiti di potere dei vari esponenti della neo maggioranza di mettere mani e piedi nelle stanze dei bottoni dei ben remunerati consigli di amministrazione delle società partecipate (Osimo Servizi e Astea spa). Osimo ha bisogno di un’Amministrazione coesa e dinamica".
Silvia Santini