NICOLÒ MORICCI
Cronaca

Passetto, disabile bloccato sulle scale "Vergogna, aprite quell’ascensore"

La presidente dell’Aniep interviene sul caso di Franco Lecci portato di peso per assistere alla promessa di matrimonio del suo unico nipote: "Siamo indignati, continuiamo a essere discriminati. Adesso basta"

di Nicolò Moricci

"Io sto con Franco. Si riapra l’ascensore del Passetto affinché del mare possano usufruire tutti, persone normodotate e con disabilità. Non siamo forse tutti uguali?". Non usa mezzi termini, Maria Pia Paolinelli, presidente della sezione provinciale dorica dell’Aniep, l’associazione per la promozione e la difesa dei diritti delle persone disabili. Paolinelli, ha letto la vicenda di Franco?

"Sì e devo ringraziare il Carlino per darci voce. Sono profondamente indignata, tutto questo è vergognoso e surreale".

Lei, come Franco, è in carrozzina: vi sentite, per così dire, esclusi dalla fruizione di alcune zone della città?

"Beh, la vicenda di cui avete scritto la dice lunga. Vi pare normale che un uomo di 75 anni debba essere sollevato per percorrere centinaia di gradini, arrivare al mare e poi risalire (al buio)? Potete immaginare a quali rischi è andato incontro Franco venendo sollevato in quel modo? E ha rischiato grosso anche chi lo ha aiutato nella sua odissea".

Soluzioni?

"Riaprire l’ascensore del Passetto, che invece funziona solo nei mesi estivi e non ne capisco il motivo. Io, come tanti, amo il mare pure d’inverno, con la pioggia, ma chi, come me e Franco, è costretto sulla carrozzina non può arrivarci".

Negli anni, però, gli orari di apertura sono diventati sempre più flessibili…

"Sì, l’apertura fortunatamente è stata via via ampliata e ne siamo contenti. Però, l’ascensore, generalmente, rimane aperto solo per la stagione balneare. E non si considera chi invece vuole scendere al mare in altri periodi".

Cosa chiede l’Aniep al Comune?

"Di riaprire definitivamente l’impianto anche nei periodi di mezza stagione, in autunno o in primavera. Le belle giornate di questo periodo invogliano la gente a scendere al mare. Ci sono tanti normodotati alla baia in questi giorni, sui social ci sono tante foto. Ah, a proposito di foto…".

Dica…

"Una mia amica (in carrozzina) appassionata di fotografia non può arrivare in spiaggia".

E quindi?

"E quindi se non in inverno, l’ascensore va tenuto aperto quantomeno nei mesi di marzo, aprile, maggio ed ottobre, almeno nei fine settimana".

Voglio provocarla: ad Ancona, c’è pure Portonovo. Lì, non c’è la scalinata e ci sono persino i posti per disabili…

"Vero, ci sono i parcheggi, ma c’è una sbarra. E quella sbarra può alzarla solo l’operatore balneare che si trova in spiaggia, d’estate. In tutti gli altri mesi, da fine settembre a giugno, la sbarra non può essere alzata, perché manca l’addetto. E chi è portatore di handicap non può godere delle bellezze di Portonovo".

Altra provocazione: mica c’è solo il molo. Passate dall’altra parte, no?

"Dall’altra parte ci sono i ciottoli e per una carrozzina è impraticabile".

Torniamo al Passetto: l’ascensore chiuso impedisce il mare non solo ai disabili…

"È quanto stavo per dire. C’è una grande fetta di popolazione più fragile, che vive con permanenti o temporanee difficoltà fisiche. Penso agli anziani e ai non vedenti, ma anche ai genitori con passeggini al seguito. Per loro, se non è estate, non c’è verso di scendere al Passetto. Mi dica lei se è normale…".

No, me lo dica lei…

"Io dico che non è normale. L’Aniep ha vinto tante battaglie e vinceremo anche questa. Noi dobbiamo combattere tutti i giorni per ottenere ciò che è giusto, ciò che ci spetta".

Lo sa che dal Comune potrebbero dire che l’ascensore è chiuso per un fatto di costi?

"Maddai, i soldi si trovano. Non voglio polemiche, ma ho letto degli aumenti di stipendi a Palazzo del Popolo…".

Sì, ma pare che pur rinunciandoci, quei soldi non tornerebbero alla città…

"Io dico solo una cosa: a rimetterci non può essere chi deve fare già i conti con dolore e sofferenza".