
In condizioni normali, alle 8 di ieri, ci sarebbero volute 2 ore e mezzo per trasportare la speleologa Ottavia Piana...
In condizioni normali, alle 8 di ieri, ci sarebbero volute 2 ore e mezzo per trasportare la speleologa Ottavia Piana fuori dall’Abisso Bueno Fonteno. Considerate però le insidie di quei cunicoli sarà necessario altro tempo. Ne ha dato notizia Enrico Alberti, vicepresidente del Soccorso alpino e speleologico delle Marche, relativamente al salvataggio della donna rimasta infortunata da sabato, alle 18, nella grotta nel territorio della provincia di Bergamo. Tra i circa 126 tecnici arrivati da più parti d’Italia, cinque sono marchigiani. E tra questi anche la dottoressa anconetana Cristiana Pavan, medico anestesista e rianimatore. Ieri, alle 13, i soccorritori con la barella erano entrati nella parte già conosciuta della grotta, dopo una mattinata di lenta ma costante risalita. Sono richieste, infatti, un’ora e mezzo di trasporto e un’ora di pausa, per fornire un’assistenza continua alla speleologa. I tecnici del Soccorso alpino e speleologico hanno formato cinque squadre: alcune dedicate al trasporto della barella, altre ad anticiparne il passaggio provvedendo a disostruire dei tratti che successivamente potrebbero risultare problematici – anche con l’utilizzo di piccole cariche esplosive e martelli pneumatici –. In serata, infine, era annunciato l’ingresso di una sesta squadra, mentre oggi ne dovrebbe arrivare una settimana. La previsione prevedrebbe l’uscita dalla grotta tra oggi e domani. "Anche le comunicazioni sono difficili – ha spiegato Alberti –, tanto che è stato predisposto un cavo telefonico lungo tutto il percorso della grotta". Nell’equipe medica, anche Pavan, già protagonista dell’eroico salvataggio dello speleologo statunitense Mark Dickey.
Giacomo Giampieri