Piazza Federico II incompiuta Il Pd: "Ereditato uno scempio"

Il segretario Bornigia e la lista Jesi in Comune contro l’ex maggioranza: "Impensabile che delle luci per terra possano migliorare quanto fatto".

Piazza Federico II incompiuta  Il Pd: "Ereditato uno scempio"

Piazza Federico II incompiuta Il Pd: "Ereditato uno scempio"

Piazza Federico II e il suo restyling bloccato dalla nuova giunta ma anche il guado sull’atteso cantiere del Ponte San Carlo accendono il dibattito. Se JesiAmo ha criticato la decisione di non realizzare il gioco di luci a terra, progettato dalla vecchia giunta Bacci ora la nuova maggioranza replica al vetriolo.

"Ci vuole coraggio a tornare a parlare di piazza Federico II e definirla ‘incompiuta’ da parte di chi è l’artefice di quel gigantesco errore architettonico e politico – attaccano da Jesi in Comune –. Secondo il progetto dei civici, dopo aver tolto la fontana, aver eliminato l’aiuola, aver rattoppato con una pavimentazione di colore diverso, aver previsto una sorta di camminamento completamente estraneo rispetto al disegno già esistente e aver lasciato di fatto un vuoto, mancherebbero solo le lucette colorate. Ebbene sì, stiamo provando a evitare, per quello che possiamo, di compiere lo scempio definitivo.

"Sulla questione dell’incompiuta di piazza Federico II – incalza Stefano Bornigia, segretario del Pd - è velleitario tentare di incolpare questa Amministrazione per il vuoto lasciato dal ‘lampo di genio’ dello spostamento della fontana e per i lavori non terminati. Si può pensare che dei punti luce colorati siano sufficienti a restituire attrattività e fruibilità alla piazza?". Da Jesi in Comune poi contrattaccano sul ponte San Carlo: "Ci vuole coraggio anche a polemizzare sul lavoro che si sta facendo rispetto alla demolizione del ponte. Perché non si tratta semplicemente di abbattere un ponte e ricostruirlo, come pensa JesiAmo e come aveva immaginato la precedente amministrazione che, pur in vista dell’intervento, nessuna azione positiva aveva messo in campo, ma di affrontare la problematica nel suo complesso e cercare in modo trasparente soluzioni. Basterebbe un minimo di onestà intellettuale per sapere che quella di un guado è solo una delle ipotesi che si sta vagliando e che deve necessariamente fare i conti con la sicurezza. Nel frattempo si sono messe in campo altre possibilità per attenuare i disagi che tale intervento provocherà, lavorando sui servizi, dal questionario rivolto ai residenti, alla possibilità di uffici di prossimità fino al dispensario della farmacia". "Sulla passerella provvisoria sul fiume – aggiunge Bornigia - non c’è nessun passo indietro poiché l’impegno preso era di verificare le possibilità di realizzazione. Un impegno che stiamo mantenendo".

Sara Ferreri