
L’aggressione avvenuta in piazza Roma la sera del 2 giugno è al vaglio dei carabinieri che visioneranno anche le immagini della videosorveglianza. Esclusi la rapina e un regolamento di conti, nessuno spray usato.
Lo avrebbero distratto chiedendogli una sigaretta poi lo avrebbero aggredito, anche a colpi di una mazza in testa. Erano in diversi lunedì, nel tardo pomeriggio, quando in piazza Roma, lato corso Stamira, un marocchino di 30 anni è stato preso a botte. Il giovane si trovava in compagnia di un connazionale che ha provato anche a difenderlo e a dividerlo da un gruppo di facinorosi che lo aveva preso di mira. I motivi dell’aggressione sono sconosciuti e nemmeno i carabinieri, che stanno seguendo la vicenda, sono riusciti a capirne le cause. Di sicuro c’erano più persone, anche queste, sembrerebbe, straniere. La sigaretta sarebbe stata negata al gruppetto che con quel pretesto futile avrebbe iniziato a stuzzicare il marocchino prima spingendolo via e poi strattonandolo. Quando il 30enne ha provato a reagire si è scatenato il caos, sotto gli occhi di diverse persone presenti nella piazza e che hanno chiamato il 112 segnalando una rissa. Uno del gruppo aveva una mazza e l’ha data in testa al marocchino che ha riportato una ferita che ha avuto bisogno delle cure del pronto soccorso. Lo straniero è stato portato all’ospedale di Torrette. Era confuso, non ha fornito molti dettagli sull’aggressione e nemmeno se conosceva chi lo aveva colpito. Non è stato molto collaborativo con i militari. Un silenzio che fa riflettere. La piazza è dotata di telecamere che potrebbero essere visionate per chiarire meglio i contorni della vicenda ed escludere che sotto ci sia ben altro come un probabile regolamento di conti. I carabinieri tendono a smentire che la causa dell’aggressione possa essere stata una rapina. Il 30enne lamentava di non trovare più il portafoglio che potrebbe essergli caduto nella colluttazione. Non ci sarebbe stato nessun furto e nemmeno l’utilizzo di uno spray urticante. Per procedere a qualche denuncia i militari aspettano il referto medico del 30enne rimasto ferito al capo. Non avrebbe riportato lesioni gravi e sotto una certa prognosi la denuncia deve essere sporta dall’interessato non può partire d’ufficio. Il marocchino ha tre mesi di tempo di farlo. Il parapiglia in piazza ha fatto intervenire anche una pattuglia della polizia oltre che i carabinieri. Gli agenti hanno dato una mano per ripristinare l’ordine e la sicurezza in piazza. Anche l’amico del giovane preso a mazzate in testa è stato soccorso dai sanitari, aveva delle contusioni ma ha subito l’aggressione solo di riflesso.
ma. ver.