
Anche in Valmusone i ragazzi sono tornati sui banchi di scuola con non poche criticità cui hanno dovuto far fronte i dirigenti e tutto il personale scolastico. Mario Mattioli, preside dell’istituto comprensivo "Bruno da Osimo", uno dei tre osimani, commenta: "Le assenze del personale sono sicuramente superiori alla media, per diversi motivi (non solamente legati a positività da Covid) e questo è preoccupante. Un’altra forte criticità riguarda l’incertezza sull’applicazione delle nuove regole introdotte con il dl 229 del 2021 e la relativa circolare del ministero della Salute. L’Asur non riesce a prendere in carico tutti i casi, manca un recepimento ufficiale delle nuove procedure e quindi molte famiglie chiamano la scuola per chiedere chiarimenti". Monica Marchiani, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Soprani di Castelfidardo, dice: "Siamo sopravvissuti, noi andiamo avanti sempre e comunque. Le difficoltà sono legate al fatto che ci sono tante quarantene e quindi diversi alunni hanno iniziato con la dad. Il Covid è stato gestito grazie a una collaborazione importante che la scuola ha dato all’Asur per quanto riguarda il contact tracing. Noi siamo stati sempre molto solerti, grazie alla collaborazione con le famiglie, a comunicare i dati di positività grazie alla mail diretta scuola-Asur e quest’ultima disponeva la quarantena in maniera solerte grazie a noi. Con la chiusura delle scuole è mancato il supporto nostro e i genitori hanno avuto difficoltà ad interfacciarsi con l’Asur. Dopo una settimana di positività di un alunno ad esempio, avvenuta il 3 scorso, l’Asur ancora deve inviare il certificato. La scuola quindi dà una risposta in relazione poi al diritto allo studio. Anche il 5 e 6 che eravamo chiusi abbiamo dato risposte". La maggior parte dei presidi poi commenta che riaprire lunedì sarebbe stata una scelta migliore anche per il personale da sostituire. Rosanna Catozzo dell’istituto "Fratelli Trillini" aggiunge: "Siamo tutti a lavorare, abbiamo diverse criticità cui far fronte naturalmente dovute a docenti positivi. Abbiamo fatto le sostituzioni e siamo aperti perché tutti noi siamo pagati per far rimanere la scuola aperta e io a questa mission, a questa massima, non vengo meno".
Silvia Santini