REDAZIONE ANCONA

"Pieri arrogante e superficiale. Noi abbiamo studi scientifici"

"Arrogante e superficiale". Così commentano il tono delle dichiarazioni rilasciate da Luigi Pieri al Carlino i coordinatori del ‘Comitato Antenna...

"Arrogante e superficiale". Così commentano il tono delle dichiarazioni rilasciate da Luigi Pieri al Carlino i coordinatori del ‘Comitato Antenna Iliad al Poggio No grazie’. Una reazione molto netta la loro: "Come Comitato spontaneo di cittadini abbiamo sempre cercato di far prevalere la forza della ragione a scapito delle ragioni della forza e cercheremo di continuare così _ si legge in una nota stampa di risposta diffusa ieri _. Davvero non si capisce da quali fonti il signor Pieri tragga la convinzione che non sussista nessun pericolo, noi facciamo riferimento a consolidati e qualificati studi accademici e scientifici, che attestano la pericolosità e la nocività di tali fonti di inquinamento elettromagnetico per la salute pubblica e ambientale. Dall’intervista rilasciata ieri rileviamo che sulla salute garantisce lui, ovviamente dall’alto della sua provata competenza. Colpisce poi il fatto che il signor Pieri sia lo stesso che quest’estate in occasione dell’inaugurazione del Wine Park, situato nel medesimo terreno, magnificasse la qualità dei prodotti a kilometro zero che avrebbe offerto, dell’aderenza con il territorio, dell’ecosostenibilità e della biodiversità, argomenti che oggi sembrano completamente spariti dalle Sue scelte imprenditoriali. Non ci stupisce la medesima superficialità con cui affronta le ricadute sul piano faunistico e paesaggistico del territorio, garantisce sempre lui: sui movimenti migratori, sulle api che stanno quasi sparendo, dimenticando al contempo l’effetto moltiplicatore che il nuovo insediamento causerebbe data la presenza degli impianti situati alla sommità Monte Conero. Né ci si deve preoccupare dell’impatto paesaggistico, il filare di querce situato alla base della futura antenna misura in altezza circa dieci-quindici metri quindi coprirà ampiamente il traliccio dell’antenna in questione alto trentasei metri. No signor Pieri, non occorre che supporti le sue scelte con motivazioni pseudo scientifiche, abbiamo colto le vere ragioni. Lei a differenza di tanti altri che hanno detto di no, ha privilegiato il suo vantaggio economico, quantificato nella stessa intervista, incurante dello sfregio indelebile che segnerà per sempre il nostro territorio".