PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Poche donne nella toponomastica. Ecco chi c’è nella lunga lista d’attesa

Dalla ristoratrice Emilia Dubbini all’astrofisica Margherita Hack passando per Marisa Galeazzi Saracinelli. Ma anche in questo caso la maggiorparte delle richieste riguardano soprattutto personaggi maschili.

Anche l’astrofisica Margherita Hack nella lista per l’intitolazione di una via

Anche l’astrofisica Margherita Hack nella lista per l’intitolazione di una via

Emilia Dubbini, ristoratrice di Portonovo, Marisa Galeazzi Saracinelli dell’Istituto di Storia del Movimento di Liberazione delle Marche e soprattutto prima e storica presidente donna della Provincia, Norma Cossetto, Medaglia d’Oro al Valore Civile, Margarette Golding, fondatrice del club Inner Wheel, Rosalie Montamasson, unica donna della Spedizione dei Mille, e infine la grande astrofisica Margherita Hack. Sono queste le poche, pochissime donne inserite nella lista delle personalità a cui potrebbe essere intitolata una via, una piazza o altro ad Ancona. Il condizionale deve restare assolutamente d’obbligo visto che la lista, composta anche da 46 personalità maschili, è molto lunga e, soprattutto, di nuove intitolazioni se ne intravedono poche all’orizzonte.

Tra i nomi maschili ce ne sono diversi dedicati alla storia della città, da Umberto Padovani a Fausto Pivetti, da Vittorio Sulpizi a Pietro Zampetti e poi Mons. Bedini e Rav Tagliacozzo, Don Vincenzo Di Renzo, Aldo Hinna, Tonino Cantani, Aldo Cesaroni ‘Sbandavapori’, Ermete Grifoni, Alfredo Trifogli, Fabio Monti, Mario Panzini, Maurizio Gentili, Otello Giuliodori, Umberto Ceccarini e Carlo Barontini (Umbertì e il Barone), Maurizio Pennazzi, Luigi Miti, Adalberto Vecchi, Luigi Di Murro, Gioacchino Luigi Mellucci, Carlo Urbani e poi tanti Partigiani e Antifascisti anconetani attivi prima e dopo il conflitto mondiale: Ivo Baldoni, Renato Bastianelli, Leonardo Confortini, Maderloni e Spadellini e infine Emilio Ferretti.

Tanti uomini e pochissime donne: "Purtroppo negli ultimi anni non ci sono state nuove intitolazioni perché il territorio comunale è pressoché rimasto inalterato – spiega al Carlino Antonella Andreoli, l’assessore comunale con la delega specifica – Ci vorrebbero nuovi insediamenti, strade, piazze e via discorrendo che però al momento non sono previste. La speciale lista va molto indietro nel tempo e quando l’ho vista ho chiesto di lavorarci. Per questo motivo abbiamo fissato una seduta della Commissione Toponomastica appunto per dirimere diverse questioni e affrontare il tema".

La Commissione era stata inizialmente fissata per la giornata di ieri, ma poi è stata rinviata a martedì prossimo, 19 novembre. Al centro della seduta la valutazione delle richieste pendenti, appunto la ‘Lista d’attesa’ delle personalità segnalate nel corso degli anni. Molti nominativi verranno rimossi e quindi la percentuale delle donne a cui Ancona ha intitolato qualcosa dovrebbe mantenersi bassa.

Stando a quanto il Carlino ha pubblicato in un’inchiesta ieri, le donne a cui è stata dedicata una strada o una piazza sono appena il 3% del totale. La vecchia amministrazione aveva iniziato un percorso di recupero proprio in tal senso, avviando un progetto di segnalazioni per la toponomastica al femminile attraverso le Reti Culturali. Ecco l’elenco: Albina Santini Schelini e Anna Coomber Fazioli, entrambe patriote del risorgimento; Colomba Antonietti Porzi, combattente per la Repubblica Romana; Maria Braconi Pigini, combattente del Risorgimento; Emma Gaggiotti Richards, pittrice e patriota; Giannina Milli, poetessa e patriota; G. Gretton, pseudonimo di Amelia Louisa Vaux Le Mesurier, scrittrice e sostenitrice dell’indipendenza d’Italia; Dame della Croce rossa; Derna Scandali, partigiana e sindacalista.