REDAZIONE ANCONA

Ponte Garibaldi: Mangialardi critica il progetto esecutivo approvato

Mangialardi esprime dissenso sul progetto del Ponte Garibaldi, definendolo un affronto all'arte e alla storia di Senigallia.

Mangialardi esprime dissenso sul progetto del Ponte Garibaldi, definendolo un affronto all'arte e alla storia di Senigallia.

Mangialardi esprime dissenso sul progetto del Ponte Garibaldi, definendolo un affronto all'arte e alla storia di Senigallia.

Ponte Garibaldi, Mangialardi: "Un affronto all’arte". Dopo la conferenza dei servizi che giovedì ha dato il via libera per la realizzazione del progetto esecutivo del manufatto che tornerà a collegare la zona nord con quella sud della città, il capogruppo regionale del Pd Maurizio Mangialardi ha voluto mostrare tutto il suo dissenso: "Olivetti ha confermato ciò che è stato negli ultimi quattro anni: il passacarte della Regione Marche, più attento a non mettere in difficoltà il presidente Acquaroli che ad adoperarsi per il bene della città – ha spiegato - a avallato la deturpazione perenne di uno dei paesaggi urbani più belli d’Italia, sopravvissuto a guerre e cataclismi di ogni genere, con un’infrastruttura autostradale. Un vero e proprio affronto all’arte, alla cultura, a quasi tre secoli di storia, ma anche a migliaia di cittadini, sia residenti sia turisti affezionati a Senigallia. Basti dire che procedure adottate hanno di fatto bypassato persino i rilievi che avrebbero potuto essere posti dalla Soprintendenza. Tanta arroganza merita di restare scolpita nella memoria della città, a monito per tutte le future classi dirigenti senigalliesi. Per questo propongo di intitolare il nuovo ponte che verrà al sindaco Olivetti".

Un attacco frontale quello di Mangialardi nei confronti del suo successore attaccato anche dal capogruppo Pd Dario Romano: "Ponte Garibaldi si è consumato il più grande psicodramma della destra regionale e locale dal 2020 ad oggi. Il ponte si farà, come discusso dalla conferenza dei servizi di ieri. Ho chiesto immediatamente di visionare tutti gli atti della riunione, per vedere cosa effettivamente ci aspetta: a livello di funzionalità, sicuramente, grandissimi problemi, sia sul lato di via Rossini che su Portici Ercolani". Un ponte promosso dagli alluvionati del Comitato ‘Tra due Fiumi’, in continuo contatto con la struttura commissariale, per lavorare in sinergia per raggiungere l’obiettivo della messa in sicurezza del Misa. "Un grave errore politicizzare questa opera, anche perché le conseguenze saranno vissute da tutti, a prescindere della propria appartenenza politica. Un altro ponte è possibile, lo si è dimostrato e lo si può dimostrare, con una soluzione temporanea in attesa della prossima realizzazione delle vasche di espansione" conclude Romano.