REDAZIONE ANCONA

"Ponte Garibaldi, serve un Consiglio grande"

Giovedì il primo consiglio comunale del 2025 deciderà se avviare un Consiglio Grande per discutere e dibattere sul progetto del...

Giovedì il primo consiglio comunale del 2025 deciderà se avviare un Consiglio Grande per discutere e dibattere sul progetto del...

Giovedì il primo consiglio comunale del 2025 deciderà se avviare un Consiglio Grande per discutere e dibattere sul progetto del...

Giovedì il primo consiglio comunale del 2025 deciderà se avviare un Consiglio Grande per discutere e dibattere sul progetto del nuovo ponte Garibaldi. Il Consiglio Grande è il massimo organismo di partecipazione di Senigallia attraverso il quale i consiglieri comunali e la Giunta ascoltano le proposte e gli orientamenti della comunità locale su questioni importanti per la vita della popolazione cittadina. È convocato dal Presidente del Consiglio Comunale a seguito di deliberazione adottata dal Consiglio Comunale con maggioranza dei due terzi dei Consiglieri Comunali assegnati al Comune o su richiesta avanzata da non meno di mille cittadini che risultino iscritti nelle liste elettorali di Senigallia. Le sedute del Consiglio Grande, presiedute dal Presidente del Consiglio Comunale, sono pubbliche ed in esse è prevista la facoltà di partecipare con diritto di intervento per tutti i cittadini che rappresentano associazioni, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali o portatrici di interessi diffusi nelle materie oggetto dell’adunanza, rappresentante del Comitato Promotore del Consiglio Grande designato dai cittadini firmatari. In passato era stato indetto per parlare dei problemi riguardanti la Sanità. A chiederne la convocazione, i gruppi del centrosinistra (Pd, Avs, Vivi Senigallia e Vola Senigallia): "Da ormai un anno - spiegano in una nota congiunta - chiediamo con insistenza chiarimenti e interventi tecnici sul progetto del Ponte Garibaldi: abbiamo sollecitato la presenza di Acquaroli e dei tecnici della Regione in Commissione; abbiamo chiesto precise prese di responsabilità sul progetto da parte del sindaco Olivetti. Nessuna risposta e nessuna responsabilità su un progetto devastante e nessuna riflessione sul futuro del tessuto urbanistico e sociale della città". Il progetto, finanziato dalla struttura commissariale, ha già avuto il via libera della Conferenza dei Servizi.