Portonovo, l’invasione selvaggia. Oltre cento multe, auto dappertutto

La baia soffoca nella prima vera giornata dal sapore estivo. Le aree di sosta non bastano, si parcheggia ovunque

Portonovo, l’invasione selvaggia. Oltre cento multe, auto dappertutto

Portonovo, l’invasione selvaggia. Oltre cento multe, auto dappertutto

Ventotto gradi al sole, tutti al mare a Portonovo. La baia ieri è stata presa d’assalto con una buona parte di inciviltà che ha portato l’ondata di gente a parcheggiare l’auto ovunque, anche in mezzo al bosco. Risultato? Quasi cento multe staccate, doverosamente, nervi tesi per il traffico in tilt e un piano "Marshall" per riprendersi che occorrerà discutere e vagliare quanto prima perché se il buongiorno si vede dal mattino l’accenno d’estate non ha passato la prova. Il primo assaggio di quella che potrà essere la prossima stagione estiva ha creato più di un problema ieri. Complice la bella giornata e anche la curiosità per la nuova ciclopedonale che permettete di arrivare da Ancona a Portonovo, e anche viceversa, percorrendo a piedi o in bici 11 chilometri. Già di prima mattina si è iniziato a creare traffico per la caccia al parcheggio, tanto a monte quanto a valle. Tra clacson, imprecazioni, frenate, inversioni di marcia e litigi per accaparrasi uno stallo per la sosta con tanto di litigate al motto "c’ero prima io", la giornata di sole non si conclusa proprio bene. Una gran da fare per la polizia locale, ancora non indirizzata a chiudere gli accessi alla baia già dalla rotatoria a monte quando a valle i parcheggi sono già pieni. Con taccuino alla mano i vigili urbani hanno dovuto staccare una multa dietro l’altra. Le auto erano dappertutto, sulla strada principale, quella in via del Conero, a ridosso dei parcheggi autorizzati che permettono di scendere fino a Mezzavalle, ma al di fuori delle linee tratteggiate e quindi in divieto di sosta. Strapieno il parcheggio a monte, ancora non a pagamento come tutti gli altri a ridosso delle spiagge, usato sia per fermarsi e tira giù le biciclette per percorrere la ciclopedonale del Conero, sia per raggiungere a piedi la baia di Portonovo. E ancora, una volta sotto scene da mal di testa. Per raggiungere le spiagge del Molo e Capannina, i due opposti, si sono iniziate a formare file e rallentamenti. Il parcheggio della Torre era sold out già prima di mezzogiorno. Chi non ha trovato posto si è accontentato della boscaglia. Le auto sono state infilate ovunque, anche nel tratto vietato che porta al ristorante Il Clandestino, nel bosco insomma. I vigili urbani hanno dovuto procedere anche con una rimozione forzata perché l’automobile impediva un passaggio. Per tutte le altre vetture in difetto un bella multa per divieto di sosta (le prime 50 sono state fatte solo al mattino), in alcuni casi anche di divieto di accesso, lasciata in bella vista sul tergicristallo. Per le navette è ancora presto ma vista la portata di ieri, del flusso di gente continuo, sarebbero bastate? Il Comune ha allo studio una zona ad accesso controllato (detta Zac) per la baia, che regoli la discesa solo a pochi autorizzati, gli operatori, i clienti delle strutture ricettive e nessun altro. Portonovo attende il piano.