"Portonovo mia, come ti hanno ridotta?"

Lo sfogo in lacrime di una emiliana che proprio per amore della baia si era trasferita da noi: "Ogni anno la situazione peggiora"

Ecco come è ridotta la spiaggia a Portonovo nel lato «Emilia-Molo»

Ecco come è ridotta la spiaggia a Portonovo nel lato «Emilia-Molo»

"Sono avvilita nel vedere la spiaggia di Portonovo ridotta così, lasciata alla malora". A parlare, quasi tra le lacrime, è una signora di Mirandola, in provincia di Modena, che da molti anni vive nelle Marche dopo essersi innamorata di Portonovo. "Ogni anno la situazione peggiora – ha proseguito – il degrado aumenta. Noi paghiamo le tasse, i parcheggi, le multe. Il Comune in qualche modo i soldi li prende, anche ieri sul giornale c’era scritto che sono state messe ottanta multe, ma poi questi soldi come vengono investiti? I parcheggi hanno buche che sembrano voragini, vicino alle Terrazze il monte frana ogni anno di più".

Mirandola non ha il mare e la nostra intervistata ha voluto fare un parallelo con la sua regione nativa: "Noi siamo sempre propensi ad attivarci per fare le cose. Guardi cosa sono stati capaci di fare con Rimini che era una specie di Palombina. Oggi è il centro del mondo. Di Portonovo vediamo la pubblicità da tutte le parti, poi quando i turisti arrivano si guardano attorno stupiti. Un giovane straniero mi ha detto che sembra una spiaggia degli anni Cinquanta. E ha perfettamente ragione, mancano solo le signore con i costumi di lana. Io non voglio una spiaggia di lusso o esclusiva ma che diventi decente, vivibile, curata e servita".

La signora ha anche una roulotte ed è in attesa di avere un posto al campeggio la Torre. "Se riuscirò ad averlo – ha ammesso – ho fatto il voto di ripulire le Terrazze con vanga e rastrello, ho parlato anche con i ragazzi dell’Atlante che quest’anno poveretti si sono trovati con una miriade di problemi da risolvere. Non mi lamento tanto per lamentarmi e sono pronta anche a formare un comitato e a fermare tutti quelli che vengono in spiaggia per farli firmare. Se il Comune non fa niente dobbiamo essere noi a fare qualcosa". La nostra intervistata ha tenuto a sottolineare che non cerca la pubblicità ma solo dei risultati: "Non sono sola in questa mia protesta – ha sottolineato – e ci sono molte altre persone. Una ragazza di Chiaravalle mi ha detto che ha anche inviato una mail al Comune per lamentarsi di come è ridotta Portonovo senza avere riscontri".

Ma la cosa che la preoccupa di più è la frana presso le Terrazze e le condizioni in cui è ridotta la spiaggia tra Emilia e il Molo: "La montagna prima della baracca del pescatore della Torre sta venendo giù – ha proseguito – e il ripascimento della spiaggia davanti ad Emilia quando lo faranno? L’estate è scoppiata a maggio e siamo quasi a giugno, quando fanno il ripascimento? A novembre? Non mi si dica perché c’è il rischio di mareggiate. Vi è poi un’altra cosa importante relativa al Molo che non ha più protezione perché gli scogli che lo salvaguardavano sono sprofondati. Se non c’è una protezione quando il mare è molto mosso come farà il gommone di salvamento ad attraccare per scaricare una persona che ha bisogno di cure urgenti? Il molo non deve essere fruibile solo per chi ci fa i tuffi ma soprattutto per questo tipo di necessità".