
Vincenzo Garofalo, presidente dell’autorità di sistema portuale del medio Adriatico mette i puntini sulle i sul nuovo piano regolatore del porto
Aver messo in piedi il cammino per raggiungere l’obiettivo di dare un nuovo Piano regolatore del porto ad Ancona è un grandissimo risultato e se tutto ciò è stato possibile lo si deve alla fattiva e costante collaborazione con il Comune di Ancona. Non è stato fatto nulla per compiere un salto in avanti senza coinvolgere le altre istituzioni". Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Centrale, difende l’operato suo e del suo gruppo nel seguire l’iter, lungo e complesso, per arrivare all’adozione del Prp.
Un documento fondamentale perché regala finalmente ad Ancona, porto e città, un nuovo piano che andrà a sostituirne uno vecchio di quasi quarant’anni e a mettere da parte il Piano Particolareggiato tuttora vigente. I rumors secondo cui la presentazione del Prp al Ministero dell’Ambiente (Mase) non sarebbe stata condivisa tra enti, tra l’altro tutti della stessa filiera istituzionale, sono cancellati dalle parole di Garofalo che chiarisce anche il tema delle ‘Zone di interazione porto-città’: "Tutto è stato fatto d’intesa con il Comune e con il sindaco Silvetti per raggiungere un obiettivo condiviso. Un percorso che parte da lontano, ossia dal Documento di programmazione strategica (Dpss, ndr.), anch’esso seguito passo passo insieme. Ora che inizia il confronto, abbiamo concordato con il sindaco la creazione di un gruppo di lavoro congiunto Adsp-Comune sul Piano regolatore portuale. Le attuali norme sulla pianificazione, infatti, sono in maniera puntuale le competenze delle amministrazioni, ma proprio per il fatto di includere aree di competenza portuale e aree di competenza della città richiedono una costante collaborazione e condivisione. Il Comune di Ancona è quindi un attore fondamentale per arrivare al completamento del Piano regolatore portuale che, tra l’altro, includendo le aree di interazione porto-città e la viabilità di accesso al porto, potrà costituire anche la base per un rafforzato rapporto con l’amministrazione comunale su temi come la manutenzione viaria, già oggetto di proficui risultati".
Dopo l’incontro dell’altro ieri in Authority alla presenza degli operatori, e una volta terminata la fase di scoping al Mase, il 15 maggio prossimo, con tutte le osservazioni del caso, partirà la fase di ascolto pubblico che dovrebbe durare 45 giorni: "Quella che abbiamo preparato non è una proposta a scatola chiusa ma un ponderato punto di partenza per rendere possibile la discussione _ aggiunge il Presidente dell’AP di Ancona _. È partita l’illustrazione della proposta preliminare del Prg portuale, base di discussione per costruire insieme la pianificazione del porto di Ancona. Una proposta che è frutto di due anni di interlocuzioni con la Regione Marche, il Comune di Ancona e gli stakeholder del porto che hanno contribuito a definire gli obiettivi per lo scalo inclusi nel Dpss".