Ancona, un giorno intero in pronto soccorso

La dottoressa investita mercoledì sera 'parcheggiata' a Torrette

Ancona, soccorsi alla dottoressa dopo l'incidente

Ancona, soccorsi alla dottoressa dopo l'incidente

Ancona, 15 gennaio 2017 - In attesa di un posto letto, dottoressa anconetana ‘parcheggiata’ per quasi 24 ore in pronto soccorso. Il reparto ‘frontline’ dell’ospedale regionale di Torrette, il più grande delle Marche, torna di nuovo sotto pressione a causa della carenza, ormai cronica, di posti letto nei reparti. Sempre più pesante il peso del taglio dei posti letto imposto dalla Regione, specie in un periodo in cui l’influenza ha causato molti disagi.

A FARNE le spese anche un’addetta ai lavori, una dottoressa, molto nota in città, che mercoledì sera era rimasta coinvolta in un incidente stradale, investita da un’auto in una delle vie di accesso al centro di Ancona. Le conseguenze dell’investimento era state gravi, ma non al punto da mettere la dottoressa in pericolo di vita. Quel giorno, attorno alle 18, la professionista, dopo essere stata soccorsa dal 118, è stata trasferita al pronto soccorso. Qui è stata visitata e sottoposta ad esami diagnostici in sala emergenza. Il responso ha escluso qualsiasi danno serio ad organi interni, ma il trauma cranico riportato andava monitorato. Un’ora circa dopo l’arrivo in ospedale, la dottoressa sarebbe dovuta finire in reparto per proseguire il trattamento curativo. Purtroppo per lei è iniziata una lunga attesa che l’ha portata fino al giorno successivo. Nel frattempo è rimasta in sala emergenza nel pronto soccorso, seguita con tutte le attenzioni del caso dal personale, ma senza poter essere accolta nel reparto di elezione.

La notte l’ha passata lì e pure tutta la mattinata di giovedì, superando il pranzo e arrivando fino al primo pomeriggio tra le 15 e le 16, quando, finalmente, è arrivato il via libera da uno dei reparti del regionale di Torrette. Probabilmente non il reparto adatto per il suo caso clinico, ma quanto meno ha migliorato la sua posizione rispetto ad uno dei tre lettini della sala emergenza. Non è il primo paziente costretto a restare in sala emergenza in attesa di ricovero e purtroppo non sarà neppure l’ultima. Da dicembre a oggi il reparto dal dottor Aldo Salvi ha dovuto fronteggiare una vera e propria emergenza, non per cause interne al reparto, ma proprio per il tappo con i reparti di degenza.