
Gli operai impegnati nei lavori di pulizia della spiaggia all’altezza di Villanova, gia effettuati quelli della zona più centrale della città
Come anticipato prima del periodo pasquale, anche in questi giorni sono proseguite le operazioni di pulizia dell’arenile falconarese. Con particolare riguardo ai tratti di litorale che si aprono dinanzi alle zone più periferiche della città. Ieri, infatti, l’amministrazione comunale ha fatto sapere che gli interventi nella spiaggia che si sviluppa tra Villanova e il cavalcaferrovia Tramontana saranno completati entro la fine della settimana in corso. Dalla prima mattinata gli operai sono entrati in azione per rimuovere legna e detriti portati dalle mareggiate, un lavoro più complicato rispetto a quello già completato lungo la spiaggia attrezzata: nella zona nord infatti la spiaggia è di ciottoli, anziché di sabbia e questo impone la rimozione manuale di gran parte del materiale. La pulizia dell’arenile era partita nella prima metà di aprile sul litorale sud (spiaggia attrezzata), in modo da essere completata in tempo per Pasqua, quando i primi ristoranti in riva al mare inaugurano la stagione estiva.
Il primo intervento di pulizia, portato a termine da Marche Multiservizi Falconara, aveva infatti interessato la zona più centrale. Erano stati rimossi 90 cassoni di rifiuti spiaggiati, per un totale di 180-200 tonnellate. Quest’anno infatti le mareggiate hanno depositato una quantità eccezionale di materiale, complice la piena del fiume Esino che negli ultimi giorni di marzo ha trasportato fino alla foce tronchi, rami e altri detriti raccolti lungo tutta la vallata.
Dunque è stato necessario un carico di superlavoro, a partire appunto dalla pulizia della spiaggia attrezzata. In base al cronoprogramma subito dopo sarebbero partiti i lavori lungo le spiagge libere, come appunto quelle della zona nord, fino a Villanova e Rocca Mare. Che, al pari dei tratti dove sorgono gli chalet e i ristoranti, erano stati pressoché sommersi da ammassi materiali di scarto, soprattutto legnami e detriti, trascinati in mare dalle piene e poi a riva dal mare.