Raccolta dei rifiuti, il rebus sul futuro del servizio: rischio proroga

Raccolta dei rifiuti, il rebus sul futuro del servizio: rischio proroga

Raccolta dei rifiuti, il rebus sul futuro del servizio: rischio proroga

Proseguire sul solco tracciato dalla precedente giunta Mancinelli, con l’affidamento in house di una società pubblica a Viva Servizi, andare a gara oppure prorogare il regime. L’affare legato al futuro della raccolta dei rifiuti si sta trasformando nel primo, vero banco di prova per Daniele Silvetti.

Negli ultimi giorni il nuovo primo cittadino ha dovuto occuparsi espressamente di questo bubbone atteso da una scadenza a breve termine. Entro il 30 giugno il Comune dovrà indicare la via dopo l’empasse in cui è intercorsa la vecchia giunta comunale. Il tema è complesso e scivoloso, ma riguarda una partita fondamentale per la vita della comunità, ossia la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti che andranno a incidere sulle aliquote della Tari, la tassa comunale dei rifiuti. La proposta di una società consortile pubblica formulata all’Autorità d’ambito dalla giunta Mancinelli, ha ricevuto uno stop da parte della Corte dei Conti.

L’opposizione di destra in consiglio al tempo aveva gioito per l’ingerenza dei giudici contabili, ma ora la competenza è nelle mani della nuova giunta e non sarà facile trovare una soluzione. Difficile prorogare ulteriormente lo stato delle cose, l’alternativa resta andare a gara, ma in quel caso sarebbero senza dubbio i privati a fare la voce grossa. Silvetti non vorrebbe confermare la linea della società in house voluta dalla Mancinelli, ma ha poco tempo per pensare, valutare e decidere quale strada imboccare e su quali garanzie per la qualità del servizio fare affidamento. E c’è un ulteriore tema di cui tenere conto, ossia la preoccupazione e le tensioni che potrebbero innescarsi all’interno di Anconambiente, la partecipata del Comune di Ancona per i rifiuti, in caso di privatizzazione. A rischio sarebbero le tutele e la sicurezza dei lavoratori dell’azienda.