Raddoppio ferroviario, proteste a Genga

Il cantiere della Orte-Falconara porterà dai sei ai dieci camion al minuto oltre allo ’sfratto’ degli operatori commerciali della Cuna

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Dai sei ai dieci camion al minuto transiteranno nella zona di Genga durante il cantiere per il raddoppio ferroviario della Orte Falconara, ma anche un cantiere che occuperà l’area esterna delle Grotte di Frasassi determinando lo ‘sfratto’ degli operatori commerciali della Cuna. Sono le forti preoccupazioni emerse per il progetto che dovrebbe partire il prossimo anno e realizzare lo spostamento a monte di tutta la sede ferroviaria entro l’estate del 2026. Preoccupazioni emerse durante il primo confronto con i cittadini, il sindaco di Genga Marco Filipponi e i referenti Rfi per il progetto nella fase del dibattito pubblico. L’incontro nella sala consiliare del Comune di Genga è seguito ai sopralluoghi tecnici che si sono svolti nella giornata precedente e durante i quali i cittadini hanno già espresso le loro osservazioni. Il sindaco Filipponi ha evidenziato l’esigenza di garantire la ricettività turistica e i relativi servizi per le grotte di Frasassi. Rfi ha garantito indennizzi da concordare con i commercianti per il trasloco che dovranno subire. Tra gli interventi da segnalare quello di Euthimios Kotronias, presidente del comitato Gola Rossa, che ha paventato la possibilità di un’incompiuta per la possibilità di maggiori fondi a causa dei tempi stretti imposti dal Pnrr che finanzia la grande opera. Kotronias ha anche evidenziato il sempre minor utilizzo del treno da parte delle persone (ma il raddoppio è finalizzato anche e soprattutto ad un potenziamento del trasporto merci) oltre all’impatto ambientale nell’area.

Il dibattito si è incentrato sulle ricadute della cantierizzazione a La Cuna e Palombare. Palombare e La Cuna sono i due siti visitati mercoledì dal coordinatore del dibattito pubblico Alberto Cena, che ha approfondito in loco, insieme ai cittadini, alle istituzioni del territorio e ai comitati le osservazioni, le proposte e le criticità relative al tracciato proposto da Rfi. Hanno presenziato anche i tecnici Rfi-Italferr, che si sono resi disponibili ad analizzare il tracciato insieme ai cittadini. A Genga gli abitanti hanno segnalato le molteplici possibili ricadute della fase di cantierizzazione dell’opera sulla viabilità. A La Cuna, invece, dove è previsto il rifacimento complessivo dell’intera stazione con l’obiettivo di ridurre il traffico automobilistico per prediligere quello ferroviario e tutelare così il sito turistico ambientale delle Grotte di Frasassi, gli imprenditori hanno sottolineato che la realizzazione dell’opera potrebbe influenzare la gestione della stagione turistica. "I sopralluoghi si sono dimostrati fondamentali per raccogliere in modo approfondito e dettagliato le istanze della cittadinanza coinvolta – commenta il coordinatore Cena -. Abbiamo cominciato già da subito ad approfondire criticità e opportunità di miglioramento".

Sara Ferreri