
Ore bollenti nel club alla ricerca di nuovi soci: frasi offensive comparse in molti quartieri, anche in pieno centro e davanti alla sede lavorativa del presidente che ieri era a Roma per un possibile nuovo ingresso in società.
Ieri mattina la città s’è svegliata ritrovandosi tappezzata di scritte contro Polci, Recchi e Marconi, socio, presidente e patron della Ssc Ancona. Enormi scarabocchi ovunque: vicino all’agenzia Criluma di Antonio Recchi, ma anche in tante altre parti della città. Alcune nelle ore successive sono state parzialmente cancellate o modificate in modo da renderle illeggibili, tutte le altre no. La tifoseria che già aveva espresso a chiare lettere la propria rabbia contro la gestione della società dorica durante la partita di domenica scorsa a Riano, ha ribadito la contestazione durante le ore notturne per presentarla a caratteri cubitali, alle prime luci dell’alba, agli anconetani ma anche e soprattutto ai responsabili della gestione societaria aspramente criticata dai tifosi.
"Recchi vattene", "Polci, Recchi e Marconi fuori dai…", "Infami" e altro ancora: inviti ed epiteti espliciti e alquanto arrabbiati, quelli scarabocchiati ovunque dalla tifoseria inferocita, tanto che ci sarebbero già delle indagini in corso per individuare gli autori del gesto. La contestazione, già in atto da giorni, insieme alla necessità di far fronte con urgenza alle cifre che mancano per chiudere i conti della stagione, avrebbero portato patron Marconi e il suo entourage a sondare rapidamente il terreno in altre direzioni. In questo senso potrebbe essere interpretato il tempo preso dalla società per rispondere alle richieste dello staff tecnico. Dopo la trattativa sfumata con Mario Russo, che resterà a L’Aquila o che al massimo sembrerebbe interessato ad avvicinarsi a Caserta, la sponda Marconi avrebbe come obiettivo una nuova trattativa, stavolta a Roma, per cedere l’Ancona: proprio per questo, infatti, lo staff biancorosso si sarebbe recato già ieri nella Capitale. Marconi non è nuovo a uscite di scena lasciando la società in altre mani: lo fece già nel 2021 cedendo l’Anconitana a Mauro Canil e uscendone comunque a testa alta. Potrebbe farlo nuovamente in questa circostanza, dando alla tifoseria in subbuglio proprio ciò che essa chiede. Allora la contestazione portò improvvisamente a un nuovo corso dell’Ancona, quello targato Matelica, mentre oggi lo scenario resta ancora piuttosto nebuloso. Non è affatto escluso, infatti, che patron Marconi decida di rispondere alla contestazione mantenendo le redini societarie e rilanciando l’Ancona con un budget di alto livello per la prossima stagione. La trattativa di Roma, sempre che venga confermata, lascerebbe però pensare a una decisione diversa. In questo modo, tra l’altro, Marconi lascerebbe facendo un dispetto a Polci, cioè senza dargli la possibilità di far subentrare l’imprenditore cinematografico, ma decidendo di cedere il controllo della società al nuovo interlocutore che in questo modo potrebbe subentrargli rilevando le sue quote di maggioranza.