PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Rifiuti ingombranti in strada: "Ora staniamo i furbetti"

L’assessore Tombolini chiede un cambio di passo: "Ecco cosa succede"

Più controlli e maggiore sensibilità sociale. È questa la ricetta che l’amministrazione comunale dovrebbe mettere in campo al di là dei servizi tecnici di riferimento in materia di decoro e igiene pubblica. Stiamo parlando dei rifiuti ingombranti e del loro mancato conferimento nei modi previsti dal regolamento, spesso abbandonati in discariche abusive o nei pressi dei contenitori di Igenio. Il problema è particolarmente sentito nel quartiere del Piano, secondo Francesco Andreani, consigliere comunale di Ripartiamo dai Giovani, e alla sua interrogazione ha puntualmente risposto l’assessore con delega alla partecipata Anconambiente, Stefano Tombolini. L’assessore ha fornito molti dettagli e un suo punto di vista, ma soprattutto ha ricordato uno dei motivi per cui in tanti preferiscono abbandonare i rifiuti ingombranti dove capita: "C’è un elemento dissuasivo che secondo me va affrontato – ha detto Tombolini – Nei Centri Ambiente di Ancona (nella sede di Anconambiente e a Posatora, ndr) il personale in servizio prima di dare l’ok al conferimento degli ingombranti chiede a ogni singolo cittadino di mostrare il codice fiscale. Da quel controllo emerge se la persona in questione è in regola col pagamento della Tari (la tassa relativa alla gestione del ciclo della raccolta differenziata e allo smaltimento dei rifiuti, ndr). È chiaro che questo rappresenta un limite e così chi sa di non essere in regola preferisce scaricare di notte in giro per la città, con particolare cura di farlo magari vicino a Igenio".

Stefano Tombolini ha proseguito nell’argomentazione della sua risposta alla richiesta presentata dal consigliere di maggioranza: "Bisogna aumentare tutti i controlli necessari. Penso, ad esempio, al rispetto dei conferimenti e agli abbandoni indiscriminati, degli ingombranti soprattutto. Noi abbiamo in servizio 7 ispettori ambientali che nel 2024 hanno operato a seguito di circa 350 segnalazioni sui rifiuti ingombranti, riuscendo a portare a casa soltanto 4 sanzioni. Si deve fare di più. Così come è necessario aumentare i controlli negli appartamenti sul fronte della densità abitativa. Ci sono case in cui figura una famiglia standard e invece dentro si scopre che ci vivono 10-20 persone. Analizzando dai dati anagrafici sulle residenze emerge che il volume di rifiuti prodotti in alcune zone, al Piano soprattutto, sono di molto superiori all’effettiva presenza di residenti. Voi non sapete quante persone mi fermano chiedendomi ‘Quando intervenite in quel condominio?’ o ‘quando fate qualcosa per la situazione in questo quartiere?’. Serve tutto, ma in primis serve una vigorosa campagna sociale che richiede tempo ma a gioco lungo dà risultati" ha concluso Tombolini.

p.cu.