Rischio estinzione, è nato un okapi: "Sono gli unici esemplari in Italia"

La famigliola di queste "giraffe della foresta" è ospitata alla zoo di Falconara: il fratello arrivò due anni fa .

Rischio estinzione, è nato un okapi: "Sono gli unici esemplari in Italia"

Rischio estinzione, è nato un okapi: "Sono gli unici esemplari in Italia"

Per un Italo che va, destinazione Germania, c’è una sorellina o un fratellino – il sesso si conoscerà nelle prossime settimane – che è venuto alla luce al Parco Zoo Falconara, dov’è festa grande per la nascita del secondo esemplare di Okapi. Nei giorni scorsi, infatti, il secondogenito della "storica" coppia formata da mamma Elani e papà Dayo ha iniziato a muovere i primi passi all’ombra della collina di Barcaglione. Ed è una notizia straordinaria, questa, di rilevanza internazionale. In quanto il giardino zoologico marchigiano è l’unico, a livello italiano, ad ospitare questa rara specie purtroppo a rischio estinzione. Il cucciolo è costantemente coccolato e accudito dalla madre nel nido, dove rimarrà per circa due mesi. Dunque, bambini, famiglie e visitatori dovranno pazientare ancora un po’ prima di poterlo vedere all’opera, correre e giocare nello spazio esterno del reparto.

Tenero, musetto vispo e dotato di una grande curiosità alla scoperta del suo nuovo mondo. Non è ancora noto se si tratti di un maschietto o di una femminuccia. Soltanto quando sarà chiaro, allora si potrà scegliere anche il nome. Collo lungo, testa affusolata, corpo di colore marrone scuro con strisce bianche sulle zampe e nel posteriore. Un animale meraviglioso. La new entry del Parco Zoo Falconara segue di due anni l’arrivo del fratello maggiore Italo, il primo esemplare di "giraffa della foresta" – l’altro appellativo con cui è conosciuto il mammifero – procreato nel Belpaese. Italo che, ormai diventato grande, prossimamente sarà trasferito al Tierpark di Berlino. Non a caso, infatti, il primato falconarese nell’ospitare l’Okapi ha, tra gli obiettivi, quello di preservare e accrescere una specie profondamente minacciata dalla deforestazione e dal bracconaggio, tanto da essere inserita nella ‘Lista rossa’ dell’International Union for Conservation of nature. Motivi per i quali il Parco supporta l’Okapi Conservation Project e partecipa all’Eep, il programma europeo di riproduzione ex-situ degli animali in pericolo, favorendo anche un interscambio tra gli zoo di tutta Europa.

Elani e Dayo erano arrivati a queste latitudini nel 2018, circostanza che aveva determinato un ritorno in Italia dopo 60 anni del mammifero originario della Repubblica Democratica del Congo. Il 24 aprile 2022 era nato Italo, il cui nome era un omaggio al nostro Paese, sì, ma soprattutto al fondatore del Parco Zoo, quell’Italo Palanca che nel 1968 aprì una struttura destinata a scrivere la storia, da sempre impegnata in prima linea nella tutela dell’ambiente, nella cura degli animali e nella ricerca scientifica. Da ultimo, proprio una manciata di giorni fa, è toccato ad un altro cucciolo, il secondo di Elani e Dayo. Per una colonia che si allarga.

E non è l’unica. Basti pensare che recentemente sono stati accolti tre canguri grigi orientali, annunciati in prossimità della riapertura della stagione estiva – il primo marzo – del Parco Zoo Falconara e già tra i più fotografati e ammirati dagli utenti. Intanto l’Okapi, domenica, sarà protagonista di una speciale intervista alle 11.30 e alle 16, nei pressi dell’Aia del contadino. Un’attività dello staff didattico-scientifico del Parco, tra il reale e l’immaginario, tra un affabile intervistatore e un animale che assumerà le sembianze del raro mammifero africano per conoscerne curiosità e abitudini. Per un Italo che va, c’è una sorellina o un fratellino appena venuto alla luce. E così la dinastia di Elani e Dayo può continuare.