Risonanza? No, mi spiace: "Costretti a visita privata"

Disservizio per una cinquantenne anconetana che aveva chiamato il Cup. Doveva fare un esame all’encefalo: "Un sovraccarico di prezzo che fa infuriare".

Risonanza? No, mi spiace: "Costretti a visita privata"

Cup delle Marche, arrivano nuove segnalazioni di disservizio

"La risonanza magnetica encefalo? Non gliela possiamo fissare, non ci sono date disponibili in alcun centro ospedaliero o servizio pubblico delle Marche. Non le rimane che rivolgersi al privato". E così è stato alla fine, con un sovraccarico di prezzo che fa arrabbiare. Una risposta ormai consueta quella che si è sentita rivolgere una cinquantenne anconetana che doveva effettuare l’importante esame diagnostico. Ormai va così, il Cup regionale continua a rispondere che le agende sono chiuse e che determinate prestazioni non sono prenotabili. Eppure il regolamento, ribadito dalla Regione, molto attenta sul tema, dice che ogni paziente va preso in carico dal Cup per quanto concerne le prenotazioni e poi richiamato entro 5 giorni dal primo contatto offrendo le varie opzioni disponibili: "Il funzionario del Cup non mi ha detto nulla di tutto ciò, ha solo detto, scusandosi e rammaricandosi, che non c’era la possibilità di svolgere quell’esame in una qualsiasi data. Chiamando da Ancona pensavo si riferisse al fatto che non c’era posto negli ospedali della città, Torrette e Inrca, o al massimo in provincia _ racconta la donna che preferisce non fornire le proprie generalità _. No invece, non c’era posto in nessuno degli ospedali delle Marche, da Urbino ad Ascoli Piceno. Sono rimasta senza parole, non mi ha lasciato il fato per alcuna replica, non potevo credere a una cosa del genere. La mia risonanza encefalo non era urgentissima, da fare il giorno stesso, ma neppure far passare troppo tempo visto che si tratta di una patologia comunque da tenere sotto stretta osservazione. Non aver avuto alcun orizzonte davanti e la necessità di farla quella risonanza magnetica mi ha spinta a rivolgermi al privato, come ormai capita sempre più di frequente. La cosa drammatica è che ormai la richiesta così ampia di salute e la totale mancanza di risposte dal pubblico sta intasando anche il privato, convenzionato o meno. Alla fine la mia risonanza l’ho dovuta prenotare in una clinica al prezzo di 130 euro (invece di circa 50 euro con il servizio pubblico, ndr.) e riuscirò a farla nella seconda parte del mese di settembre". Il problema delle liste d’attesa in sanità resta la vera piaga nelle Marche e ad agosto, tra ferie, carenze di personale e aumento della popolazione nelle località della costa, i tempi si allungano ulteriormente. A settembre, con l’arrivo delle risorse del decreto del governo la Regione spera di poter tirare un sospiro di sollievo.