Salvezza diretta, l’Ancona spera. Ma adesso servono due vittorie

Tre punti col Sestri, boccata d’ossigeno e squadra ritrovata. Domenica a Pescara una sfida decisiva

Salvezza diretta, l’Ancona spera. Ma adesso servono due vittorie

Salvezza diretta, l’Ancona spera. Ma adesso servono due vittorie

La vittoria sul Sestri, che mancava all’Ancona dal 5 marzo contro la Fermana, è una boccata d’ossigeno che riaccende le speranze di salvezza diretta – per averne la certezza i dorici dovranno vincere le prossime due partite – e che, soprattutto, riaccende l’Ancona, di nuovo all’altezza della situazione pur con quattro defezioni di peso. Nel momento della massima difficoltà la squadra risponde presente. Va sotto, pareggia, soffre, va in vantaggio, non perde la testa, e realizza il terzo gol che chiude l’incontro. I segnali positivi nella partita contro il Sestri, al di là dei momenti di difficoltà, l’errore di Cella, il salvataggio sulla linea di Barnabà, la traversa di Candiano, ci sono e sono numerosi. E parlano di una squadra che riesce a trovare compattezza nel momento più difficile, che va in ritiro il giorno prima della partita traendone evidenti benefici, che riesce ad assorbire un cambio di modulo e di gioco nel giro di una settimana, raccogliendone i frutti in campo, e che senza quattro titolari trova la prima vittoria della stagione in rimonta. Le occasioni del Sestri e la qualità mostrata dai liguri non fanno altro che sottolineare la prova dei dorici, sicuramente aiutati anche dagli episodi, domenica, ma comunque sempre in partita, sempre concentrati, sempre determinati e sufficientemente lucidi, come nella circostanza del terzo gol di Agyemang. Sono segnali importanti, a due gare dalla fine della stagione regolare, segnali di vita, indicazioni che la squadra c’è, pur in una stagione da mandare in archivio al più presto, e che è pronta a dare battaglia nei prossimi due appuntamenti, proprio come ha fatto domenica scorsa con il Sestri. Il modulo 4-4-1-1, che quando si alzano gli esterni di centrocampo diventa un 4-2-3-1, porta ad agire più uomini a ridosso dell’area avversaria, con benefici in fase di conclusione. Di uomini che possono agire da trequartisti l’Ancona ne ha diversi, come i rientranti Paolucci e Cioffi, per esempio, e sarà interessante vedere come li utilizzerà Boscaglia nella prossima sfida di Pescara. Ma la partita col Sestri ha dimostrato anche l’importanza, negli equilibri di campo, di un giocatore come Saco, al settimo centro stagionale. Il rientro di Gatto, Paolucci e Cioffi e il possibile recupero di Mondonico rischia paradossalmente di creare il "problema" dell’abbondanza per Boscaglia, che finora non ha mai avuto tutti gli uomini a disposizione. In difesa, tra l’altro, è rientrato anche Pellizzari, anche se lontano dalle partite dal 18 febbraio. Ritorno al successo, morale risollevato, nuove certezze venute dal campo e tutti gli uomini disponibili: i migliori ingredienti per la settimana cruciale che porta verso la sfida di Pescara.