
Dopo le frizioni, la Lega ufficializza ad Ancona il suo appoggio al presidente uscente. E lui ringrazia: "Senza un grande gioco di squadra tutto questo non sarebbe stato possibile" .
"Le Marche sono un modello di buona amministrazione. Il presidente Francesco Acquaroli è anche il candidato della Lega. Squadra che vince non si cambia. Rinvinceremo". Matteo Salvini non ha dubbi. Il vicepresidente del Consiglio mette subito le cose in chiaro, già prima di entrare nell’aula della Figc regionale di Ancona dove il suo partito ha organizzato il primo evento in vista del congresso nazionale del 5 e 6 aprile a Firenze. Il segretario federale del Carroccio è accolto dagli applausi. Bandiere bianche del partito al cielo, oltre 600 persone in sala, le note di ’Sarà perché ti amo’ dei Ricchi e Poveri. L’aria è quella di festa. Nonostante il tema al centro della kermesse è l’economia, di questi tempi in difficoltà nelle Marche e in tutto il settore manifatturiero, Dna della regione. In prima fila ci sono i deputati Giorgia Latini, Claudio Durigon, Alberto Bagnai, Andrea Crippa, Federico Freni, Mirco Carloni, Riccardo Augusto Marchetti, l’ex governatrice dell’Umbria Donatella Tesei e il vicesegretario vicario regionale Mauro Lucentini. C’è anche l’ex senatore Armando Siri, finito al centro del dibattito marchigiano dopo la bordata al presidente Acquaroli "che nessuno conosce a livello nazionale". Ma ormai lo sgambetto sembra alle spalle tanto che Siri sale sul palco proprio dopo il saluto di Acquaroli. Flat tax, dazi, pace fiscale. ’Tutta un’altra economia-La sfida del valore’ infatti recita il titolo della mattinata. Appalti, infrastrutture, imprese. Sfide, crisi, opportunità. Tre ore di confronti e dibattiti ’in casa’. Con tanto di presenza del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.
I passaggi sulle Marche sono diversi, soprattutto da parte del ministro Salvini. Come dire, la campagna elettorale verso le regionali d’autunno ha inizio. "Le Marche sono il modello di buona amministrazione con tanti sindaci, con imprenditori eccezionali che anche in anni complicati, con guerre e Covid, hanno continuato a produrre, ad assumere, a investire, a esportare il Made in Marche nel mondo - prosegue Salvini -. Adesso viene il momento di raccogliere tutto quello che si è seminato". Un assist che il presidente Acquaroli, di Fratelli d’Italia, coglie subito, tornando a parlare proprio dell’alleanza del centrodestra e stringendo la mano a Salvini davanti ai fotografi: "Se non ci fosse stato un grande gioco di squadra tutto questo non sarebbe stato possibile. Noi cinque anni fa avevamo promesso una storia nuova, ci eravamo impegnati a scriverla e credo che questa storia sia sotto gli occhi di tutti coloro che la vogliono vedere". Poi un riassunto di quanto è stato fatto dall’amministrazione regionale nei cinque anni di governo. Da Pesaro a Ascoli, passando per il capoluogo Ancona e per il Maceratese e il Fermano. Cita le infrastrutture, la sanità, il turismo. Il triangolo fatto da interporto, porto e aeroporto. Tira in ballo imprenditori e agricoltori.
Alcuni di loro sono seduti nella sala. Ci sono Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici, ma anche Massimo Fileni, presidente del Gruppo FIleni, Angelo Galeati, Ceo del Gruppo Sabelli, Francesco Casoli, presidente del Gruppo industriale Elica, e Lino Rossi della Erede Rossi Silvio. Imprese, perlopiù di piccole e medie dimensioni nelle Marche, che secondo la soluzione di Giorgetti necessitano di fiducia: "Dobbiamo fare in modo che gli imprenditori possano lavorare. Ci devono credere e investire, è l’unica ricetta per garantire lo sviluppo economico. Il codice genetico dell’Italia e anche delle Marche sono le Pmi. Dobbiamo dar loro respiro e fiato, sia ai vecchi che ai nuovi imprenditori. Sono la radice per lo sviluppo economico".
Al termine dell’evento soddisfatta Latini che ribadisce il sostegno ad Acquaroli alla ricerca del secondo mandato: "Anche se siamo una piccola regione abbiamo un tessuto imprenditoriale importantissimo. Questo appuntamento è un grande segnale di appoggio del governo alle Marche". Nel mentre in sala c’è ancora Salvini. Tutti in fila per un selfie. C’è anche chi indossa il giubbotto ’Bikers for Trump’. E Salvini non risparmia l’Hotel House di Porto Recanati, in provincia di Macerata: "Ci tornerò finché la situazione non sarà normale".