Liste di attesa, si accorciano i tempi per risonanza magnetica ed ecografie, ma è ancora difficile prenotare una visita medico sportiva. Restano biblici anche i tempi per una visita ginecologica, mentre per un’ecografia pelvica si aspettano 15 giorni. Stessa attesa per una risonanza magnetica in una struttura convenzionata nel Comune di residenza del paziente. Una conquista se si pensa che fino a un anno fa i tempi superavano i cinque mesi. Ancora qualche difficoltà per prenotare una radiografia all’ospedale di Senigallia, dal Cup si viene spesso dirottati in strutture vicine. Una buona notizia per i pazienti arriva anche dall’apertura delle liste per il 2025, fortunati i pazienti che in questi giorni si sono recati al Cup e sono riusciti a prenotare con il Servizio Sanitario Nazionale, una visita neurologica per il mese di gennaio. Impossibile solo immaginarlo fino a qualche settimana fa, quando per la stessa visita veniva proposta in ospedali vicini e in tempi lunghi ai più fortunati, mentre altri dovevano attendere l’apertura delle liste di attesa.
Ma lo scenario cambia per la prenotazione di una visita ginecologica: per effettuarla si attendono mesi ed è quasi impossibile trovare un posto libero all’ospedale di Senigallia. "Il ticket per una visita ginecologica è di 22 euro – spiega una paziente – se a questi aggiungo quello di ecografia e pap test spendo più che se mi rivolgo a un privato. Il risparmio c’è se si riescono a fare tutti gli accertamenti nella stessa visita, ma ci sono ancora strutture, come Montecarotto, dove non c’è un ecografo e questo comporta un’ulteriore accertamento e un ulteriore ticket". E come ogni anno, con l’avvio della stagione agonistica, diventa davvero difficile reperire un posto per una visita medico sportiva, in modo da poter garantire la continuità del certificato per proseguire l’attività agonistica.
Non basta nemmeno recarsi al Cup con tre mesi di anticipo rispetto alla scadenza, perché se ci si rivolge al Servizio Sanitario Nazionale per il primo posto libero bisogna attendere il mese di marzo (5 mesi di attesa), in barba al certificato scaduto a gennaio. I posti liberi ci sono in altre province da quella di residenza, ma la modalità di prenotazione non consente di poterne usufruire come avveniva in passato. Gli addetti del Cup invitano a riprovare nella speranza che si aprano disponibilità da parte delle strutture convenzionate con la mutua.