Scandalo bonus Covid ai parlamentari "Noi consiglieri ci autodenunciamo"

"Veniteci a prendere cari populisti, non possiamo entrare in nessuna lista".

Migration

Bonus covid per le partite Iva, i 600 euro della discordia, ai politici: sono duri gli affondi di Francesco Rubini (Altra Idea di Città) e Angelo Eliantonio (Fratelli d’Italia che non accettano di finire nella gogna mediatica: "Ho 29 anni, sono un giovane avvocato precario con una partita Iva aperta nel 2019 e faccio il Consigliere Comunale nel Comune di Ancona dove percepisco gettoni di presenza, niente stipendio, indennità, rimborsi, benefit e così via _ attacca Rubini su Facebook _. Il tutto per una media di 600700 euro al mese per gestire commissioni, sedute del consiglio, rapporto con i cittadini, incontri sul territorio e tutto ciò che concerne il ruolo". Rubini è tra i beneficiari del bonus: "Quel bonus da 600 euro l’ho chiesto e ottenuto per i liberi professionisti perché, malgrado una laurea magistrale, un titolo da avvocato, una nobile professione e un ruolo istituzionale in un capoluogo, sono ancora costretto a barcamenarmi per avere un reddito mensile decente. Adesso, cari populisti da strapazzo, odiatori di professione, leoni da tastiera e buffoni vari, venite a prendermi per processarmi in pubblica piazza nella vostra ridicola guerra contro ‘i politici ladri’". Storia analoga per un altro giovane consigliere comunale, Angelo Eliantonio: "Mi autodenuncio anche io _ scrive nel post _, ho beneficiato del Bonus Covid da 600 Euro, sono una partita Iva e ne avevo diritto, così come ne avevano diritto i 5 Parlamentari che lo hanno richiesto. Io sono un Consigliere comunale, percepisco un risibile gettone di presenza e sulla base del mio mandato non mi vengono pagati nemmeno i contributi Inps. Durante il periodo del lock down l’attività del Consiglio comunale di Ancona non si è svolta. È diverso per parlamentari, consiglieri regionali, sindaci e assessori che invece percepiscono un’indennità di funzione fissa tutti i mesi. Noi consiglieri comunali non possiamo essere inseriti nelle liste di proscrizione che comprendono quasi 2000 politici irresponsabili da offrire in pasto al pubblico ludibrio. Ci siamo abituati ma ora si è toccato davvero il fondo".