
Scuola Leopardi Borgo San Giacomo di Osimo
‘La paura è sempre con noi, imparando ad ascoltarla e a capirla può diventare una risposta alle nostre insicurezze’. Così recita il pensiero che accompagna il disegno realizzato dal nostro compagno Alessandro. Secondo noi la paura è un’emozione complicata da definire, mostra la nostra parte più vulnerabile, quella più nascosta e che spesso non vogliamo mostrare alle persone. Esistono vari tipi di paure: quelle che si manifestano all’improvviso come quando si guarda un film horror; quelle che fanno parte di noi e ci terrorizzano, come la paura verso certi animali, cose o situazioni. Queste sensazioni si mostrano come uno strato superficiale delle nostre paure, che si concentra nella reazione momentanea e istintiva del corpo.
Esiste una paura interiore, che ci attacca la mente e il cuore e ci consuma così intensamente da farci esplodere: accade quando proviamo ansia, preoccupazione e orrore.
E’ la paura di non essere accettati, il terrore di essere natoa sbagliatoa, l’ansia per ciò che accadrà in futuro, il pensiero di non essere all’altezza della situazione, il costante timore che incute la morte e la straziante attesa di una risposta su che cos’è la vita e su chi siamo, sul motivo della nostra esistenza.
Queste paure ci accomunano tutti, nel profondo sono presenti in ciascuno di noi e alla nostra età diventano ancora più insistenti. Quanti pensieri, quante preoccupazioni proveremo... Ma vivendo tante esperienze con il tempo potremo ricevere piccoli frammenti di risposte alle nostre domande. La scuola è una di quelle esperienze per noi significative, non serve solo a immagazzinare informazioni, anzi! In classe viviamo come in una piccola comunità: si cresce insieme e ci si conosce sempre di più.
Attraverso molti lavori svolti sul tema della paura abbiamo compreso cos’è, come conviverci e a volte come sconfiggerla. Abbiamo avuto la fortuna di confrontarci con i coetanei su ciò che ci spaventa e capire meglio le nostre paure. Abbiamo letto racconti horror. Quello del clown IT ci ha catturati per il suo stile di scrittura intrigante e sequenze narrative piene di suspance. Abbiamo realizzato un diario delle emozioni, disegni che rappresentano le nostre paure, inventato mostri e storie con cui esorcizzarle. Come ha scritto Gaia per il suo disegno: "Non hai paura del buio, hai paura di quello che esso nasconde, ma ricordati sempre che i mostri non muoiono, quello che può morire è la paura che ti incutono".
Isabella e Gaia II E